Cari amici ed amiche,
vi invito a leggere un editoriale su "Il Giornale" del direttore Alessandro Sallusti che è intitolato "Il patto dell'Amatricia(na)".
L'articolo è talmente interessante che ve lo riporto per intero:
"«Dove era Dio?», si è chiesto ieri il vescovo davanti alle bare allineate e allo strazio dei parenti superstiti.
Nelle grandi tragedie i funerali non sono solo conforto collettivo e riproposta del mistero della fede. Sono anche lo spartiacque tra il momento del dolore, che è silenzio e rispetto, e quello della ripartenza. Esattamente come accade in una famiglia numerosa quando manca un congiunto, unita e contrita in chiesa davanti alla bara, il giorno successivo in ordine sparso e con avvocati al seguito davanti al notaio per la spartizione dell'eredità. Che in questo caso è davvero tanta roba. I morti di Amatrice e Accumoli ci lasciano un patrimonio enorme di responsabilità che se non siamo degli incoscienti avidi dobbiamo spartirci equamente.
Lo abbiamo scritto e ci crediamo: quando la terra si squarcia in quel modo sotto i tuoi piedi c'è poco da fare. Non tutto è colpa, dolo, malaffare in un Paese urbanizzato nei secoli e ad alto rischio sismico. Le ricette del «rischio zero» sono teorie economicamente e materialmente incompatibili con la realtà. Ma questo non vuole dire arrendersi all'ineluttabile, non perseguire i colpevoli delle malefatte. Vuole dire che se il dolore stampato ieri sulla faccia di Mattarella e di Renzi non è maschera di circostanza, da domani si deve cambiare.
Chi vuole aumentare la sua sicurezza ristrutturando casa deve poterlo fare in pratica e non solo in teoria. Un Paese che spende un miliardo e mezzo all'anno per assistere gli immigrati non può lasciare senza finanziamento leggi di protezione civile per i suoi cittadini che già esistono. Un sistema bancario in eccesso di liquidità (sembra un paradosso ma è così) non può non agevolare finanziamenti salvavita garantiti, per esempio, dallo Stato stesso. Chi spende i suoi soldi in sicurezza deve avere agevolazioni fiscali importanti e immediate. Chi vuole assicurare i suoi beni dalle calamità deve poterlo fare a condizioni eque.
Misure del genere, se le lacrime di oggi non sono ipocrite, vanno varate subito. E per farlo ci vuole il concorso di tutte le forze politiche perché sicurezza e dolore non hanno colore. Ci vuole un patto dell'Amatricia(na), che la gente capirebbe molto più di quello del Nazareno. Ci vogliono statisti.".
Mi ritrovo in pieno in queste parole.
Il premier Renzi ha promesso che farà il possibile per aiutare i terremotati.
Vedremo se riuscirà a farlo.
I partiti di opposizione (come Forza Italia) si sono messi a disposizione e sono pronti a votare una legge in aiuto dei terremotati.
Certo, l'opposizione deve monitorare e deve fare sì che i terremotati siano aiutati per davvero.
Ci vuole concorso di tutti.
Forse, oggi noi dovremmo riflettere sulle nostre priorità.
Anziché spendere un miliardo e mezzo di Euro per gli immigrati clandestini, forse noi dovremmo cercare di lavorare per mettere in sicurezza il nostro territorio.
Bisogna pensare all'Italia prima di tutto.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Beh se mettono il Vasco (non rossi) come responsabile, altro che amatriciana, i soldi del terremoto ER sono ben saldi e al sicuro nelle banche e si riscuotono gli interessi, sorvolo sullo scandalo tangenti del fratello, soffocato nella culla, spero che al prossimo sisma gli unici palazzi a cadere sulla testa degli occupanti saranno quelli dei poteri. Grazie e continui, anche schiscio il suo blog va .BT.
RispondiEliminaIo guardo i risultati. Non mi risulta che a Mirandola tutto sia stato fatto bene.
RispondiEliminaA Mirandola ci sono ancora molti problemi.
Quindi, a prescindere dalle vicende giuridiche, la scelta di Vasco Errani mi lascia alquanto perplesso.