Cari amici ed amiche,
il quotidiano "Il Giornale" riporta delle riflessioni di un parroco riguardo ai musulmani che ieri sono andati in chiesa.
La trovata degli imam francesi di radunare migliaia di musulmani nelle chiese della Francia e dell'Italia non è stata gradita da tutti.
"Tu mi ammazzi un parroco e poi ti inviti la settimana dopo nella mia Chiesa a pregare la tua religione. Anche le altre chiese del mondo oggi saranno invase da musulmani senza che nessuno li abbia invitati". A parlare è un prete cattolico che ha scritto una lettera per protestare contro la preghiera comune indetta dopo che due terroristi hanno sgozzato padre Jacques Hamel nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray. Una preghiera che suona più come "l'ennesimo atto di prepotenza dell'islam".
La testimonianza, raccolta dal TG 4 e rilanciata dal sito di TgCom24, è molto toccante e dà voce a quella parte di cattolici (che sono più di quanto i soliti buonisti vogliono fare credere) a cui non è bastato che ventitremila musulmani, meno del 2% di quelli che risiedono regolarmente in Italia, per dimenticare il brutale omicidio di padre Jacques e i continui attacchi all'Occidente, siano andati a messa. Io sono tra questi cattolici. "Se c’è proprio una cosa che noi temiamo è vederci arrivare i 'turchi' in chiesa...", scrive il prete che ha chiesto alla redazione de TG 4 di garantirgli l'anonimato per evitare l'esposizione mediatica. Egli ha continuato dicendo: "Se lo avessi fatto io, non in Egitto, ma qui a Milano, di presentarmi in una moschea dicendo che mi sono autoinvitato a pregare, mi avrebbero lasciato alla porta - continua - e se avessi insistito sarebbe scoppiata la rissa col coltello".
Questa è una guerra di religione.
Non esistono terroristi ebrei o cristiani.
Non esistono ebrei o cristiani che vanno nelle moschee ad ammazzare musulmani.
Invece, ci sono musulmani che entrano nelle chiese ed ammazzano cristiani.
Questi sono i fatti.
Le intenzioni di quei pochi musulmani che sono andati in chiesa possono anche essere state buone ma ciò non è bastato.
Inoltre, essi avrebbero potuto pregare per noi nelle loro moschee o cercare un dialogo serio in uno spazio neutro o manifestare in piazza e in massa fianco a fianco con noi cristiani.
Invece non accade niente di tutto ciò, come non vengono denunciati dalle stesse comunità islamiche quei musulmani che hanno atteggiamenti violenti.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Ce ne fossero tanti di sacerdoti come questo ! Bravo signor Parroco, se tutti fossero come lei io non cercherei un prete ortodosso nella mia zona
RispondiEliminaI preti che la pensano così sono più numerosi di quanto tu possa immaginare. Credimi!
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