Cà granni la serpi anca a scacciari...
sulli pedi vostri aviti...da Nova Roma cà vinistu...
o vui, Maria, Matri Sancta et Riggina...
lu Figghiolu vostru priati...accussì 'n celu...
cun l'amuri pì ogni viaggiaturi...
accussì 'n Bononia cà siti...
comu pì l'omu giustu et lu piccaturi.
Amen.
Italiano:
Che grande la serpe antica a schiacciare...
sotto i piedi vostri avete...da Nuova Roma che veniste...
o voi, Maria, Madre Santa e Regina...
il Figliol vostro pregate...così in cielo...
con l'amore per ogni viaggiatore...
così in Bologna che siete...
come per l'uomo giusto e il peccatore.
Amen.
Tante volte ho visto da lontano il Santuario della Madonna di San Luca, una delle chiese più importanti della città di Bologna. Tante volte ancora lo vedrò, sempre da lontano.
Lo vedo quando vado in Abruzzo, dall'Autostrada A14 Bologna-Taranto e quando vado in Sicilia, dall'Autostrada A1 Milano-Napoli.
Ogni volta, io mi dico: "Prima o poi ci andrò Dovrò andarci".
Quest'anno, se Dio vuole, potrei essere accontentato, dato che è in programma una gita a settembre proprio a Bologna.
Finalmente, vedrò il santuario e l'icona bizantina raffigurante la Madonna di cui esso è dimora.
Nel 2005, mentre andavo in Abruzzo, mi ero imbattuto in un temporale, il quale era particolarmente forte.
Era di notte.
Non scorderò mai ciò che avevo visto.
Il santuario si trova su un colle all'inizio dell'Appennino tosco-emiliano.
Esso è il punto più alto del medesimo.
Tornando al discorso, era di notte, e vedevo il santuario tutto illuminato (come nella foto qui sopra) con sotto il lungo portico con 666 archi, anch'esso illuminato.
Il portico rappresenta l'allegoria del serpente (il diavolo) che viene schiacciato dalla Madonna.
Era di notte e vi era un temporale violentissimo.
Ebbene vedevo i fulmini colpire i colli vicini ma non quello su cui si trovava (e, ovviamente, tuttora si trova) santuario.
Anzi, i fulmini cadevano vicino al santuario ma non lo colpivano.
Questo mi aveva fatto ricordare ciò che mi accadde nel 1992, quando un fulmine globulare entrò in casa mia e per poco non mi colpì. Esso colpì un quadro raffigurante la Madonna fatto di peltro.
Il santuario troneggia sul colle e sembra quasi che da lì la Vergine Maria guardi coloro che percorrono le autostrade da nord e da sud e che da lì preghi il buon Gesù Cristo, Figlio di Dio, per loro.
Questa poesia-preghiera da me scritta è per coloro che viaggiano e passano di lì.
Cordiali saluti.
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