leggete l'articolo da me scritto sul giornale "Italia chiama Italia" che è intitolato "La democrazia ai tempi di Matteo Renzi".
La politica sta dando uno spettacolo veramente indegno.
La riforma del Senato che il governo ed il premier Matteo Renzi (nella foto) vogliono fare passare rischia di essere un pasticcio. Anzi, lo è e (facendo un paragone culinario) è un pasticcio venuto molto male.
In pratica, ci troveremmo di fronte ad un Senato non più eletto dal popolo ma nominato dalle Regioni. Ora, non sarebbe stato assai più sensato abolire il Senato e sostituirlo con la Conferenza Stato-Regioni? Certo, anche così non avrebbe molto senso, poiché una seria riforma del Senato dovrebbe essere collegata ad una vera riforma in senso federale dello Stato.
Questa riforma è approvata con trasformismi e "bestie strane", come i "super-canguri".
In pratica, usando dei particolari emendamenti, denominati "super-canguri", si bocciano tutte le proposte delle opposizioni.
Così, con le Province non più elettive, con il Senato non più elettivo e con la Camera dei deputati eletta con l'"Italicum", una legge elettorale che permetterebbe ad un partito di prendersi la maggioranza dei seggi anche se prendesse solo il 20% dei voti, se tutte le riforme volute da Renzi entrassero in vigore, la democrazia in Italia scomparirebbe.
Intanto, il Senato è diventato un teatrino quasi osé.
Pensiamo al caso del senatore Lucio Barani che è stato sospeso per cinque giorni per avere fatto un atto osceno ad una senatrice del Movimento 5 Stelle.
Lo spettacolo è davvero indegno.
Cordiali saluti.
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