leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Siria, il mondo va alla guerra Ognuno contro il suo nemico".
Dopo la Francia, anche la Russia inizia i suoi raid aerei in Siria.
L'America preme per l'uscita di scena del dittatore siriano Assad ma Mosca sostiene lo status quo di Damasco. In mezzo restano alleanze e antipatie.
Io trovo che sia molto grave il fatto che l'Occidente e la Russia non si coalizzino contro il nemico comune, l'ISIS.
Se non c'è una strategia comune si rischia di perdere.
Evidentemente, ci sono interessi particolari che spingono tutti ad agire senza un coordinamento.
Di sicuro, l'ambiguità del presidente americano Barack Hussein Obama ha fatto perdere peso agli Stati Uniti d'America.
Cordiali saluti.
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