Cari amici ed amiche,
quella dell'Unione Mincio-Po non è una questione che deve rientrare nell'ambito dello scontro tra centrosinistra (che amministra il Comune di Roncoferraro) ed il centrodestra.
Io penso che la questione dell'Unione Mincio-Po e quella del centrosinistra e del centrodestra debbono andare su due binari distinti.
La questione dell'Unione Mincio-Po è trasversale rispetto agli schieramenti.
Non piace a noi del centrodestra ma non sono pochi quelli del centrosinistra che si oppongono all'Unione Mincio-Po, l'unione intercomunale tra i Comuni di Sustinente, Serravalle a Po ed Ostiglia a cui (per motivi ancora ignoti a tutti) è stato aggregato anche il Comune di Roncoferraro.
Infatti, il Comitato "Roncoferraro: la parola ai cittadini" è apartitico.
Esso è aperto a cittadini di centrosinistra e di centrodestra che che verso l'Unione Mincio-Po hanno un'opinione critica, se non contraria, e che vogliono capirci qualcosa.
Non è un crocchio o una setta, come qualcuno l'ha definito.
Da sinistra, io sento tanti esponenti e semplici simpatizzanti che non sono contenti di questo progetto.
Il Comitato "Roncoferraro: la parola ai cittadini" è aperto anche a loro perché questa associazione tratta solo la questione dell'Unione Mincio-Po, che è una questione pregnante e che riguarda tutti.
Quindi, su questo tema non c'è una contesa politica tra partiti e schieramenti.
Ora, lo dico con il massimo del rispetto per tutti, dice una grande sciocchezza chi dice che quelli di centrosinistra che sono contro l'Unione Mincio-Po sono stati "pilotati" da qualcuno del centrodestra.
Sia chiaro, non voglio fare (e non faccio) l'avvocato difensore di nessuno.
Però, se fossi un esponente del Partito Democratico contrario all'Unione Mincio-Po, io mi sentirei insultato da una frase del genere.
La questione dell'Unione Mincio-Po è fuori da quella del centrosinistra e del centrodestra, che dovranno fare i loro rispettivi percorsi.
La questione dell'Unione Mincio-Po va affrontata solo guardando ai fatti ed i fatti dicono che essa è svantaggiosa.
Ora, il presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri ha detto che le unioni tra Comuni non aiutano a risparmiare soldi.
Nella sua Relazione sulla gestione finanziaria degli enti territoriali del 2013, appena consegnata al Parlamento, le unioni intercomunali sono state definite un "poco efficace metodo di razionalizzazione della spesa".
Infatti, vengono messi insieme i bilanci (con una spesa per l'unificazione dei sistemi informatici) mentre gli uffici sono rimasti, con tutti i costi precedenti.
Eppure, ove si sta già facendo, questa esperienza risulta poco felice
Per esempio,nel 2013 l'Emilia-Romagna ha stanziato circa 5.000.000 di Euro per le unioni intercomunali e nel 2014 ne ha aggiunti altri 1,85.
Il Friuli Venezia Giulia ha stanziato 350.000 Euro per quattro unioni intercomunali e la Liguria ne ha stanziati 350.000 per la sua unica unione.
Ebbene, non ci sono stati riscontri positivi.
Ergo, non ci sono stati tagli di spesa perché gli uffici pubblici sono rimasti.
In pratica, si rischia di socializzare le perdite dei Comuni mentre resta la burocrazia che è un costo.
Anche l'Unione Mincio-Po sarà così?
E' probabile!
Guardiamo a questo!
Come cantò Franco Califano, tutto il resto è noia!
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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