Cari amici ed amiche,
che il liberalismo oggi non ci sia più è cosa nota.
Oggi, ci sono i partiti di ispirazione "liberal", che sono una variante dei partiti socialisti.
Il liberalismo attuale (quello di ispirazione "liberal") non è il liberismo e gli effetti nefasti.
Se non c'è liberismo l'economia è morta e c'è solo miseria per i più, malgrado tutte le politiche stataliste e assistenzialiste che puoi fare. La storia dimostra due cose: più la politica e l'economia sono indipendenti e più:
- l'economia gira e moltiplica la ricchezza;
- liberatosi dai problemi economici impellenti, lo Stato può dedicarsi a fare l'inflessibile, giusto e puntuale controllore e dispensatore di quelle poche funzioni e servizi di sua pertinenza (giustizia, scuole, ospedali, strade) esclusiva o meno...purché sia uno Stato sano. Altrimenti, esso altro non fa che gettare via soldi. In quest'ultimo caso è meglio torni allo stato minimo "liberale", che si preoccupa solo di garantire lo stato di diritto.
Le economie che noi conosciamo sono tutte miste, a pesante intervento statale o socialiste, globalizzate.
In un Paese in cui vige l'economia liberista, lo Stato dovrebbe intervenire poco o nulla.
Lo Stato dovrebbe solo creare le condizioni per fare sviluppare l'economia, per esempio facendo le infrastrutture.
Però, il mercato deve essere dettato dai privati.
Purtroppo, oggi il libero mercato non c'è. Questo lo si capisce anche quando da semplice cittadino una persona fa fatica a far valere i propri diritti con un soggetto privato con cui egli ha stipulato un contratto. Questo non è libero mercato.
Un esempio di non libero mercato?
Un esempio è questa Unione Europea!
Basti pensare ai suoi stupidi regolamenti con cui si impone ai fruttivendoli di vendere zucchine con una certa lunghezza o melanzane di un certo calibro.
Inoltre, quando la politica e l'economia si mischiano...il rischio che nascano corruttele aumenta.
Allora, piantiamola con questa retorica!
Cordiali saluti.
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