2 Giugno 1946 : una data per celebrare le nostre radici.
Il giorno in cui tutti gli italiani e le italiane, per la prima volta nella storia, dopo due decenni di dittatura, scelsero liberamente il proprio futuro.
Il 2 giugno è la Festa della Repubblica Italiana.
Infatti è l’occasione per ricordare e rinnovare il senso di un passaggio storico per il nostro paese: il referendum del 2 giugno 1946, con il quale gli italiani chiusero la pagina della monarchia e aprirono alla Repubblica, oltre a votare i deputati che avrebbero preso parte all’Assemblea costituente.
La Repubblica vinse con il sostegno di 12.717.923 voti contro i 10.719.284 voti monarchici, ma fu un voto che vide un paese sostanzialmente spaccato, con il Sud a premiare il regno e il Nord ad ambire alla repubblica. Non mancarono, come da prassi, polemiche e sospetti: il 18 giugno 1946, la Corte di Cassazione proclamò la nascita della Repubblica italiana, ma il re Umberto II si era già risolto per l’esilio, malgrado il ricorso e l’attesa di un verdetto definitivo.
Il 2 giugno fu una data storica anche per un altro motivo, assolutamente primario: fu la prima partecipazione delle donne al voto, in ritardo rispetto ad altre realtà europee e non.
Una tradizione, quella della Festa, partita nel 1948, che è stata ristabilita in questa data come giorno di festa nazionale con annesse celebrazioni dal secondo governo Amato con la legge 336 del 20 novembre 2000.
Tradizionali festeggiamenti a Roma, con la deposizione della corona d’alloro all’Altare della Patria da parte del Presidente della Repubblica e poi dalle 10 ai Fori imperiali, la parata che vede passare in rassegna i corpi dello Stato. Più rilassato invece il clima al pomeriggio quando dalle 15 alle 19, si apriranno al pubblico i Giardini del Palazzo del Quirinale, con l’esecuzione dei complessi bandistici dell’Arma, della Marina Militare, della Polizia di Stato, dell’Esercito italiano, della Guardia di Finanza e dell’Aeronautica militare.
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