Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo del giornale "La Nuova Bussola Quotidiana" che è intitolato "Anch'io vescovo aderisco alla manifestazione per la famiglia".
L'articolo è stato scritto da monsignor Giampaolo Crepaldi, Vescovo di Trieste
Egli ha affermato:
"Sabato si terrà a Roma, in Piazza San Giovanni, la manifestazione indetta dal comitato “Difendiamo i nostri figli”. Il nostro Osservatorio Cardinale Van Thuân di Trieste aderisce alla manifestazione e invita a partecipare. Sono in atto dei poteri molto forti, presenti e attivi nella politica, nell’economia e nella società, che stanno imponendo, in modo violento anche se apparentemente democratico, un’etica nuova e addirittura una nuova visione di uomo e di donna, di procreazione e di famiglia. La rete di alleanze che operano a questo fine è molto diffusa ed è presente nella pubblica amministrazione, nei sindacati, nell’associazionismo, negli ordini professionali, oltre che nella politica.".
Sono d'accordo.
Ci sono vere e proprie lobbies che puntano a fare sì che una minoranza si atteggi a maggioranza.
Così, chi (per esempio) critica il "Gay Pride" viene insultato e minacciato.
Chi dice di essere contro i matrimoni gay viene accusato di omofobia.
Chi dice di difendere la famiglia viene bollato come "medioevale".
Ora, ricordo che gli omosessuali in Italia sono solo il 2% della popolazione.
Che essi debbano avere riconosciuti i loro diritti è cosa ovvia.
Però, non si può stravolgere il concetto di famiglia.
Non si può stravolgere un concetto riconosciuto dalla maggioranza delle persone per accontentare una minoranza.
Oltretutto, ci sono anche tanti omosessuali che non vogliono nemmeno sentire parlare di adozioni per le coppie gay o di matrimoni tra persone dello stesso sesso.
Perché non si parla di questo?
Intanto, esprimo la mia solidarietà a Daniela Tiburzi, consigliera comunale di Roma del Partito Democratico (il partito avverso al mio) che ha criticato il "Gay Pride" e che (cosa che non è una novità) è stata insultata.
Questa è la dittatura gender.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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