Istat: "Calano gli immigrati, aumentano gli emigrati"

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo del "Corriere della Sera" che è intitolato "Istat: diminuiscono gli immigrati, aumentano emigrati italiani all’estero".

Nel 2013 sono arrivate nel nostro Paese 307.000 persone, 43.000 in meno rispetto al 2012. Mentre i nostri connazionali emigrati nel 2013 sono 20.000 in più del 2012.

Ora, riguardo agli immigrati non bisognerebbe contare solo quelli che sono arrivati nel 2013 ma anche quelli che sono arrivati prima e che non hanno lasciato l'Italia, perché gli altri Stati europei li hanno respinti.

Gli immigrati sono troppi e non c'è lavoro neppure per noi italiani.

Anzi, la manovra economica che sta per implementare il governo presieduto da Matteo Renzi potrebbe fare perdere ben 300.000 posti di lavoro, come se non se ne fossero persi già molti.

Questo sta inducendo molti italiani ad abbandonare l'Italia e ad andare all'estero.

Nell'anno 2013 si sono contate ben 126.000 cancellazioni dalle anagrafi per l'estero, ben 20.000 in più rispetto al 2012.

L'età media di coloro che vanno via è compresa tra i 25 ed i 45 anni.

Le principali mete di destinazione per gli italiani sono il Regno Unito, la Germania, la Svizzera e la Francia. Nel loro insieme questi paesi accolgono oltre la metà dei flussi in uscita.

Questa è la dimostrazione del fatto che l'Italia sia un Paese in declino e che non pensa al futuro.

Molti danno la colpa alla politica ma la politica è solo una parte del problema perché essa fa parte della società civile.

Per troppo tempo noi ci siamo adagiati su quello che abbiamo avuto, credendo che la nostra società avrebbe potuto andare avanti così per parecchi decenni, senza migliorarsi.

Evidentemente, noi italiani abbiamo sbagliato.

Anche il fatto che molti abbiano smesso di votare alle elezioni è il segnale di ciò.

Sta venendo meno il senso della società e se si va avanti di questo passo il nostro Paese morirà.

Cordiali saluti.