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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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lunedì 1 dicembre 2014

Crucolo, la recensione

Cari amici ed amiche,

ospite del Comitato Manifestazioni di Roncoferraro (con il quale collaboro e che ringrazio) ieri sono stato in Trentino-Alto Adige.
Del viaggio parlerò in un  altro momento ma voglio soffermarmi sul pranzo e fare una recensione sui piatti serviti.
Il pranzo si è tenuto presso il Rifugio "Crucolo".
Il Rifugio "Crucolo" è una tipica osteria trentina situata nella località Val Campelle di Scurelle, in Provincia di Trento, a quindici minuti da Spera.
In questo rifugio opera la famiglia Purin, una famiglia di osti il cui patriarca è Giordano (nella foto sotto) serviva una bevanda tipica della zona, il Parampampoli.

Oggi, il figlio Quirino e la sua famiglia portano avanti l'attività, continuando a servire genuini prodotti locali e fatti in casa, come i salumi, i formaggi ed i vini.

Ora, recensisco il luogo ed i piatti mangiati.
L'ambiente è stato stupendo.
La location in una zona con il panorama mozzafiato della Valsugana merita di essere vista.
L'osteria ha al suo interno un'atmosfera rustica (nel senso buono del termine) ed informale.
Ci si sente a casa.
Un bel 9 non glielo toglie nessuno.
Ora, recensisco i piatti consumati.
Gli antipasti sono stati due: Il salame caldo in agrodolce e gli affettati misti.
Il salame caldo in agrodolce è un buon piatto.
Esso altro non è che un salame cotto in agro. Si sentiva il sapore dell'aceto e vi  era l'uvetta.
Quindi, vi era un gusto agrodolce piacevole.
L'unica critica che faccio riguarda la polenta che lo accompagnava.
La polenta è stata fatta secondo una ricetta antica in cui si faceva cuocere la farina di mais (mais di Storo) con il colostro.
La polenta che è stata servita è stata cotta nel latte.
Aveva un sapore delicato che però veniva quasi soverchiato dal gusto del salame cotto.
Un consiglio che do è quello di mettere nella polenta un formaggio molto stagionato così da contrastare il sapore forte del salame.
Il mio voto è 7.
Gli affettati misti serviti sono stati i salumi di produzione propria, come la soppressa, lo speck, il salame e la pancetta affumicata.
I salumi sono ben stagionati, nelle cantine sottostanti al rifugio.
Nei salumi affumicati (come lo speck) si sentiva l'odore della legna dei boschi locali e l'affumicatura non era troppo pesante né scarsa.
Mi è piaciuta molto la soppressa, al cui interno si è vista bene la la carne macinata a grana grossa.
La polenta di accompagnamento (fatta con la farina di Storo) ha completato in modo dignitoso la portata.
Merita un 9.
I primi erano tre: canederli al sugo, strangolapreti e zuppa di funghi porcini con crostini.
Quello dei canederli al sugo è stato un esperimento con cui si è voluto unire un tipico piatto trentino ad un sapore mediterraneo.
L'esperimento è riuscito.
I canederli non si sono sfaldati ma erano morbidi all'interno.
Si sentiva il sapore dello speck.
Diciamo che in questo caso i canederli hanno avuto questa marcia in più con la salsa di pomodoro.
Il mio voto è 8.
Gli strangolapreti sono dei tipici gnocchetti verdi di pane raffermo.
Il loro nome rievoca il Concilio di Trento.
Sono facili da preparare mentre è più difficile cuocerli poiché possono disfarsi.
Quelli che ho mangiati nel "Crucolo" sono stati ottimi.
Gli gnocchetti non si sono sfaldati ma erano morbidi.
Si sentiva il gusto minerale degli spinaci.
Essi erano conditi con burro "nocciola".
Il burro mi sembrava di malga.
Per me questo è stato il piatto migliore e merita 10.
La zuppa di funghi porcini è stata buona.
Il gusto dei funghi si sentiva ed era una zuppa cremosa.
I crostini di pane (che venivano aggiunti) davano una nota croccante.
L'unica consiglio che do ai proprietari è quello di mettere nella zuppa più funghi a pezzi, così da dare più consistenza.
Il piatto è stato buono e per me merita 8.
I secondi erano grigliata mista (lucaniche, braciole e costine), costine e cotechino bolliti con crauti, coniglio in umido, stinco di maiale brasato e spezzatino.
Io li ho assaggiati tutti.
Il cotechino con i crauti è un abbinamento classico.
Il cotechino è morbido e ben cucinato del grasso e l'acidità dei crauti sgrassa bene il palato.
La lucanica grigliata è rimasta succulenta all'interno.
Lo stinco di maiale brasato è un piatto che merita una cottura lunga e a fuoco lento.
Se viene cotto male, lo stinco è immangiabile.
Invece, lo stinco che mi è stato servito è stato cotto bene e si è sciolto in bocca come si è sciolto in bocca lo spezzatino, che accompagnato con la polenta ha trovato la giusta morte.
Il coniglio era tenerissimo e ho visto molti fare la "scarpetta" con il pane nel sugo.
L'insalata ha pulito il palato.
Il tutto merita 9.
Sono stati serviti dolci misti come lo strudel di mele, le crostate, la torta pera e cioccolato e la torta al radicchio e mandorle
Sono rimasto incuriosito da quest'ultima.
Pensavo che l'abbinamento fosse stato azzardato.
Invece, l'amarognolo del radicchio ed il dolce della mandorlo si sono sposati bene.
Le ho dato un 9.
Lo strudel è stato buono. Si sentivano le mele della zona con la cannella.
Gli ho dato un 8.
Un pasticcere trentino che non sa fare uno strudel è come un pasticcere siciliano che non sa fare i cannoli.
Anche la torta pere e cioccolato è stata molto interessante.
L'unico consiglio che do è quello di fare attenzione con il cioccolato, che è coprente e rischia di "ammazzare" il gusto della pera.
A parte questo è un buon dolce. Merita 7.
Il problema l'ho avuto con il "Parampampoli".
Il "Parampampoli" è un liquore al caffè con erbe che viene servito caldo ed infiammato.
Com'è noto, io sono astemio, per questioni di salute.
Ho voluto provare lo stesso ad assaggiarlo.
Appena ho provato a sorseggiarlo con la fiamma mi sono sentito male.
Sia chiaro, il sapore aveva un che di buono ma poiché io ho quel problema prima descritto non sono stato in grado di apprezzare questa specialità.
Qualcuno dei commensali che erano con me si è anche spaventato.
Ha visto proprio che di colpo ero diventato rosso in viso e ho iniziato a sudare.
Io non riuscivo più a muovere le gambe e stavo per vomitare in mantinente e se avessi preso un altro sorso di "Parampampoli" avrei vomitato. Forse sarà stato lo spavento che ho preso, appena ho iniziato a sentire un po' di "caldo".
Peccato!
Proprio perché non sono riuscito ad apprezzarlo (sia chiaro, non per colpa dei proprietari del "Crucolo", che l'hanno fatto) , io dovrei dare un "non classificato" al "Parampampoli" che sconsiglio caldamente a chi è nella mia condizione.
Una persona non astemia lo può bere tranquillamente, come ottimo digestivo.
Però, molti hanno apprezzato la bevanda (c'è chi ne ha bevuti quattro o cinque di fila) e per questo (e per non rovinare una recensione più che positiva) lo do un 7.
Lo stesso discorso vale per i vini.
Ho visitato la cantina, ove si sono fatte degustazioni di vini (che ho evitato), salumi e formaggi.
Molto buono è il "formaggio Crucolo" .
Consiglio a tutti di venire a mangiare al rifugio "Crucolo" .
Esso si trova in località Val Campelle 38050 Scurelle (TN)T. Il numero di telefono 0461.766093-766662  è quello di fax è 0461.777298. Il suo sito è www.rifugiocrucolo.it e la sua e-mail è rifugiocrucolo@crucolo.it.
Andate in tanti.
Cordiali saluti.








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