Faccio mie queste parole scritte su Facebook dall'amico Morris Sonnino:
"E come ogni anno, bandiere della Palestina nei cortei della festa della liberazione.
Faccio bene a non festeggiare questa festa.
Se c’è da essere grati e riconoscenti per la liberazione, lo si deve essere nei confronti delle truppe alleate, e non nei confronti dei partigiani che sono antisemiti e parteggiano per la causa dei terroristi Palestinesi".
Siamo di fronte alla solita retorica di un 25 aprile usato per dividere le persone e strumentalizzato per cause che nulla hanno a che fare con la liberazione del nostro Paese dalla piaga del nazi-fascismo.
Personalmente, io sarei per abolire il 25 aprile.
Visto che questa festa non rappresenta più l'unità della nazione che senso ha continuare a festeggiare?
Inoltre, in questi due anni noi abbiamo accettato le restrizioni delle libertà personali, per via della pandemia Covid, senza aver avuto un vero riscontro scientifico.
Infatti, l'elevata mortalità da Covid lo dimostra.
Noi festeggiamo la nostra liberazione ma (in fondo) disprezziamo la libertà.
Che senso ha continuare a festeggiare il 25 aprile?
Una festa del genere dovrebbe avere la bandiera con il Tricolore nelle manifestazioni.
Invece, compaiono le bandiere rosse con la falce ed il martello.
Le bandiere rosse con la falce ed il martello non rappresentano certo l'unità del popolo italiano.
Inoltre, compaiono anche le bandiere palestinesi.
Cosa c'entra la Palestina con la liberazione del nostro Paese dalla piaga nazi-fascista?
Siamo di fronte all'ennesima buffonata di una parte politica che si intesta una cosa non sua (visto che i comunisti non combatterono i nazisti ed i fascisti per liberare il nostro Paese ma per Stalin) e che la usa per scopi che nulla hanno a che fare con la liberazione del nostro Paese.
Ergo, la Palestina (che non esiste) non c'entra nulla con la liberazione del nostro Paese e manifestare per essa offende Israele, il quale fu fondato da vittime della Shoah.
Dunque, che senso ha festeggiare il 25 aprile?
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