Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 26 settembre 2021

Si manifesta contro il Green Pass


Ringrazio l'amico Morris Sonnino, il quale mi ha portato all'attenzione questa pagina de "La Verità".Morris mi dà sempre dei materiali utili. 
Io e lui siamo una bella squadra, come Francesco Totti ed Pippo Inzaghi.
Del resto, Morris è romanista ed io sono milanista.
Si manifesta in ogni piazza contro il Green Pass, il quale è una misura che sta creando malumori.
Infatti, non potendo rendere obbligatorio il vaccino, si impone un obbligo mascherato.
Ora, questo Green Pass è pericoloso poiché dà una falsa sicurezza.
Infatti, anche se si è vaccinati, il rischio di ammalarsi di Covid permane.
Io, per esempio, sono vaccinato.
Però, se mi infettassi con il Covid in modo asintomatico ed andassi da un amico immunodepresso sarebbe un problema.
Questo amico si potrebbe ammalare gravemente e rischierebbe di finire all'altro mondo. 
Sappiamo tutti che il Covid è un virus ad RNA monocatenario e che, come tale, muta.
Lo stesso discorso vale anche per il virus dell'influenza, anch'esso ad RNA monocatenario.
Infatti, neppure contro l'influenza vi è un vaccino definitivamente efficace. 
Ricordo anche che ci sono forme influenzali peggiori anche del Covid. 
Dunque, il vaccino può fare effetto sul Covid "classico" o anche sulla Variante Delta ma potrebbe non fare effetto su altre varianti, magari più virulente.
Inoltre, come riporta un articolo di Stefano Magni su "La Nuova Bussola Quotidiana", ci si deve chiedere a cosa serva essere vaccinati se il 70% degli è vaccinato.
Riporto questo stralcio dell'articolo:

"L’Italia va verso l’obbligo vaccinale anti-Covid, seguendo l’esempio dell’Indonesia, della Micronesia e del Turkmenistan, unici tre Stati al mondo che, attualmente, prescrivono la vaccinazione obbligatoria per tutta la popolazione (il Turkmenistan per i maggiorenni) e non solo per determinate categorie. Ce n’era proprio bisogno?

Se ci liberassimo della continua, martellante, campagna propagandistica a reti unificate, constateremmo, almeno, che l’Italia è ai primi posti al mondo per popolazione vaccinata. Se guardiamo ai vaccinabili (dai 12 anni in su), in Italia è completamente vaccinato il 61,36% e poco più del 71% ha ricevuto almeno una dose. In Indonesia, Stato apripista dell’obbligo, è coperto completamente solo il 24% dei vaccinabili. Il Turkmenistan e la Micronesia non hanno fornito dati aggiornati. In compenso l’Italia ha superato, in proporzione, sia il Regno Unito, sia Israele, che all’inizio erano in testa nel mondo. Ora siamo a pari merito della Francia e della Norvegia, fra i primi 10 in Unione Europea e comunque ben al di sopra della media Ue (che è al 64,8% di copertura con almeno una dose e 58,4% copertura completa). Se siamo fra i primi, vuol dire che la stragrande maggioranza degli italiani ha voluto vaccinarsi. Se la campagna è partita lentamente ed eravamo molto indietro, non solo rispetto a Israele e Regno Unito, ma anche agli altri Stati membri dell’Ue, lo dovevamo ad errori del governo Conte.

Si è partiti, unici in Europa, col vaccinare una serie di categorie professionali che, nella maggior parte dei casi, non avevano nulla a che vedere con i lavoratori più esposti al contagio del Covid: non solo medici e infermieri, ma in generale tutti gli “operatori sanitari” inclusi tecnici e amministrativi, insegnanti (che lavoravano in Dad) e dipendenti di scuole e università (in smart working), avvocati, magistrati e dipendenti dei tribunali (anch’essi in smart working). Esaurite tutte queste categorie si è passati alla vaccinazione per fascia d’età. I novantenni, mediamente, hanno visto i primi vaccini fra la fine di febbraio e l’inizio di marzo. In Lombardia è andato peggio che altrove (ma peggio ancora in Sardegna e Calabria) per errori nei sistemi di chiamata che hanno rallentato ulteriormente i tempi di attesa.

La fornitura delle dosi, anche per merito della politica centralizzata dell’Ue, era insufficiente. La confusione sul vaccino su cui aveva puntato il commissario Arcuri, il britannico-svedese AstraZeneca, è stato un altro fattore di rallentamento. Ordini e contrordini lo hanno prescritto prima solo per i minori di 55 anni, poi, dopo i primi casi di morti per trombosi, solo per i maggiori di 60 anni, ma comunque non per i maggiori di 80, per i quali c’era sempre Pfizer. Chi aveva già ricevuto una dose di AstraZeneca ha poi avuto mille dubbi se farsi inoculare Pfizer per la seconda dose, cioè un vaccino basato su una tecnologia completamente diversa"
.

L'unica cosa che i fautori di codesta campagna vaccinale sono riusciti a fare è seminare odio tra le persone.
I sostenitori dell'obbligo vaccinale accusano gli altri di essere No Vax (a prescindere che siano o meno realmente No Vax) o (peggio ancora) dei criminali.
Gli altri rispondono e la risposta può essere non meno violenta.
Infatti, non esiste solo la violenza fisica ma anche quella verbale.
Per esempio, dare del "coglione" o del "criminale" a chi, liberamente sceglie di non vaccinarsi, è un atto di violenza esattamente come augurare la morte di trombosi a chi si vaccina.
Bisogna imparare a misurare le parole.
Comunque, a differenza dell'Indonesia, noi abbiamo più del 70% di vaccinati.
Dunque, a che serve l'obbligo vaccinale sotto forma di Green Pass. 
Forse, il vaccino non funziona come dovrebbe?
Questo fa porre dei dubbi sulla reale efficacia del vaccino.
Intanto, la gente protesta.
Ci sono notizie che dicono che anche i camionisti bloccheranno le autostrade per protesta contro questo bislacco Green Pass. 
Vi pare normale che, per esempio, serva il Green Pass per andare al ristorante ma che a tempo stesso lo stesso documento non serva per andare in un ristorante di un albergo?
Vi pare normale che, per fare un altro esempio, serva il Green Pass per prendere il caffè al tavolo in un bar mentre si possa prendere il medesimo senza il "sacro documento verde" al bancone?
Inoltre, quando manifesta Fratelli d'Italia si parla di rischio focolai Covid, mente si tace quando manifesta la sinistra. 
Non sapevo che un virus avesse un colore politico. 
Oramai, è chiaro che vi sia uno scontro politico tra i liberali e gli statalisti.
Per la cronaca, io sto con i liberali. 



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