Su Twitter, Roberto Burioni ha scritto un post che recita:
"Se una catena di supermercati liscia il pelo ai no vax deve mettere in conto di perdere i clienti che hanno fatto il proprio dovere di cittadini vaccinandosi.
Con me NaturaSì ha chiuso".
Se un'azienda sceglie questa politica, chi può giudicare tale scelta?
Se, almeno formalmente, il vaccino non è obbligatorio significa che ognuno può agire secondo coscienza.
Ergo, se NaturaSì ha scelto questa politica nessuno può sindacare.
Evidentemente, NaturaSì non vuole fare discriminazioni tra coloro che lavorano al suo interno.
Di fatto, Burioni ha invitato a boicottare la catena di supermercati.
Questo è vergognoso.
Attaccare così un'impresa che dà lavoro a tanta gente è vergognoso.
L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro.
Evidentemente, Burioni non ha letto la Costituzione.
Forse, Burioni è stato un po' troppo con il deretano al caldo.
Oltretutto, trasformare una campagna vaccinale in un fatto etico è veramente assurdo.
Il vaccino è un trattamento sanitario.
Ergo, chi si vaccina non è per forza di cose moralmente migliore di chi non si vaccina.
Smettiamola di mettere le persone contro.
Chi semina vento raccoglie tempesta.
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