Che monsignor Carlo Maria Viganò abbia ragione su certi temi è vero.Però, girano delle voci che mi lasciano molto perplesso.
Infatti, Mel Gibson ha fatto un video nel quale non solo ha dato ragione a Viganò ma ha parlato anche di "sabotaggio dall'interno della Chiesa cattolica".
Il video può essere visto qui sotto.
Ora, Gibson è di idee sedevacantiste.
Il sedevacantismo è una presa di posizione di alcuni cattolici tradizionalisti che non solo non accettano il Concilio Vaticano II (che di certo può essere discusso riguardo a certe tematiche) ma non riconoscono neppure i Papi eletti durante tale evento e dopo di esso.
Ergo, per i sedevacantisti, l'ultimo Papa legittimo fu Papa Pio XII.
Per i sedevacantisti, dalla morte di Papa Pio XII ad oggi, la Santa Sede è vacante.
Dunque, essi non riconoscono Papa Giovanni XXIII, Papa Paolo VI, Papa Giovanni Paolo I, Papa Giovanni Paolo II, Papa Benedetto XVI e (ovviamente) Papa Francesco.
Ovviamente, questi tradizionalisti sono fuori dalla Chiesa cattolica.
Ovviamente, questi tradizionalisti sono fuori dalla Chiesa cattolica.
Ora, una cosa è criticare l'attuale Papa Francesco.
Quando c'è da criticare Papa Francesco, specie su certi ambiti, non mi tiro indietro.
Effettivamente, Papa Francesco mi lascia perplesso sotto tanti punti di vista, sui quali il dogma dell'infallibilità papale non vale.
Per esempio, quando Papa Francesco parla di migranti può essere criticato.
Lo stesso discorso vale quando parla di vaccini come "atto d'amore" o del riconoscimento della Palestina.
Del resto, Papa Francesco parla troppo di politica e un po' troppo poco delle cose di Dio.
Ideologicamente parlando, io mi sento più vicino ai suoi più vicini predecessori, Papa Benedetto XVI e Papa Giovanni Paolo II.
Però, arrivare a sdoganare il sedevacantismo mi pare troppo.
Secondo me, monsignor Viganò farebbe bene a chiarire la sua posizione riguardo al video di Mel Gibson.
Oltretutto, c'è chi sostiene che Papa Francesco sia illegittimo per via dell'abdicazione di Papa Benedetto XVI, che (secondo chi sostiene codesta tesi) non sarebbe valida perché, nella sua Declaratio, letta l'11 febbraio 2013, quest'ultimo parlò di "ministerium", ossia di esercizio attivo del ministero petrino, e non di "munus", ossia dello stessi ufficio papale.
Ora, propongo un caso ipotetico: se codesto teorema fosse vero e l'abdicazione di Papa Benedetto XVI non fosse valida e Papa Francesco fosse realmente illegittimo, il problema non ci sarebbe.
Il Papa sarebbe ancora Benedetto XVI.
Però, il sedevacantismo sarebbe ben altra cosa anche di fronte ad una simile ipotesi.
Lo stesso Papa Benedetto XVI, che all'epoca era un teologo di nome Joseph Ratzinger, partecipò al Concilio Vaticano II.
Dunque, a mio modesto avviso, Viganò dovrebbe chiarire su questo punto.
Bisogna evitare la confusione.
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