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mercoledì 22 settembre 2021

Perché il Governo Draghi può fare male al centrodestra?


Su "Atlantico Quotidiano", vi è un articolo di Jacopo Ugolini intitolato "Amministrative, per alcuni una corsa a perderle".
Ne riporto questo stralcio:

"Ma se, addirittura, un partito o una coalizione (cosa che rende ancora più difficile l’impresa di trovare un candidato comune) trovano una persona disposta a correre per l’amministrazione della città, può anche succedere che non si corra per vincere, bensì solo per partecipare, sperando, sotto sotto, di lasciare la città agli avversari. Città che – sappiamo bene – sono “gatte da pelare” e che quindi si preferisce lasciare nelle mani degli altri, così da poterli fare oggetto delle critiche qualora non riescano ad amministrare decentemente. Amministrare Roma, ad esempio, siamo sicuri che porti più voti alla propria parte politica? Il passato ci dice che non è così.

Può capitare addirittura che un partito o una coalizione non credano fino in fondo ad un esito positivo e quindi abbandonino, silenziosamente, il proprio candidato. Un esempio sembra essere il candidato attuale del centrodestra a Milano, il pediatra Luca Bernardo, che di fronte a presunti ritardi nel finanziamento alla sua campagna elettorale ha avvertito la coalizione che si sarebbe ritirato qualora i partiti non avessero sborsato il denaro pattuito. Il caso Bernardo è rientrato e il centrodestra si dice più forte ed unito di prima. Non abbiamo dubbi che sia così, ma questa vicenda accende i riflettori sulla scarsa presa dei partiti e sulla loro scarsa voglia di impegnarsi ad amministrare realtà sempre più difficili da governare"
.

Io vorrei porre l'attenzione su un'altra questione.
Il Governo Draghi può fare veramente male al centrodestra.
Anzi, lo sta già facendo.
Ha creato una divisione tra Forza Italia, centristi e Lega, da una parte, e Fratelli d'Italia, dall'altra.
Oltre a ciò, sta creando fibrillazioni dentro i partiti stessi.
Basti pensare al caso del senatore Lucio Malan, il quale ha lasciato Forza Italia per aderire a Fratelli d'Italia.
La Lega sta vedendo una divisione tra i governatori del Nord, come Luca Zaia, e Giancarlo Giorgetti, i quali sono con Draghi, e la parte più ostile al Governo, la quale fa riferimento al senatore Claudio Borghi.
Insomma, nel centrodestra vi è una grande questione che rischia di avere pesanti ripercussioni anche sulle elezioni amministrative.
Tutto ciò si sta vedendo.
Basti pensare al fatto che l'unico partito del centrodestra che cresce stabilmente nei sondaggi sia Fratelli d'Italia, partito che ha una posizione univoca.  
Non vorrei fare l'uccello del malaugurio ma io vedo uno scenario simile a quello che ci fu prima delle elezioni regionali del 2005.
Il centrodestra era al Governo ed era in preda a forti scossoni interni e quando ci furono le elezioni regionali la sinistra vinse prendendosi ben dodici regioni.
Fu un cappotto.
Io temo che possa ripetersi lo stesso errore.
I partiti dello centrodestra hanno problemi di radicamento nel territorio.
Il rischio è che il sostegno al Governo Draghi di Forza Italia, della Lega e dei centristi possa fare percepire quei partiti ancora più lontani dalla gente.
Oltre a ciò, vi è l'effettiva sensazione che alcuni candidati siano stati messi lì per partecipare e non per vincere.
Forse, non si è capito che se si vuole contare qualcosa si deve essere al governo?
Questo potrebbe non fare bene alla causa del centrodestra. 

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