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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 16 settembre 2021

Disastro verde dell'Europa


Su "Panorama", vi è una lettera di Graziano Odorisio che è intitolata "Così non è una vera transizione ecologica".

Ne riporto questo stralcio:

"Entro il 2035 potranno essere prodotte solo auto elettriche, escludendo quindi anche i veicoli a metano, gpl, e ibridi che oggi (e anche in passato) godono di incentivi all'acquisto perché meno inquinanti e in grado di accedere alle Ztl.
Diesel e benzina sono bandite per legge, dopo che per oltre 20 anni l'industria automobilistica si è affannata a rincorrere le norme Euro per contenere le emissioni e spendendo miliardi.
Ora, all'apice tecnologico di queste motorizzazioni, l'Europa sceglie di buttare alle ortiche i progressi fatti. Con quello che ne consegue in termini di perdita di posti di lavoro e di PIL. E finendo per favorire i nostri concorrenti, Cina in testa, ma non solo".

Ora, ricordo che l'Europa emette solo il 9% della CO globale.
Ci sono realtà maggiormente inquinanti, come la Cina, la quale ha anche impestato il mondo con il Covid.
Chissà perché in Europa nessuno fiata a riguardo.
Ora, anche il Giappone, una nazione tecnologicamente avanzata, non ha ancora preso posizione in merito all'auto elettrica.
Anzi, sembra che la Toyota continui a volere sviluppare l'ibrido e l'idrogeno ma che non voglia sentire parlare dell'elettrico.
Infatti, per potere alimentare le auto elettriche, l'energia elettrica deve essere prodotta da qualche parte.
In un Paese come l'Italia, che importa energia elettrica dall'estero perché non ha avuto una politica energetica seria, mettere in commercio solo auto elettriche. 
Anzi, noi italiani rischieremmo di vedere aumentate le bollette, le quali sono già pesanti, in termini di costi, dalle tasse presenti.
Tra l'altro, noi italiani paghiamo cara l'energia elettrica per gli "oneri di sistema".
Tra questi oneri vi sono anche le politiche per l'energia da fonti rinnovabili, politiche che non sono mai implementate o che sono implementate male.
Abbiamo rinunciato al nucleare ma non abbiamo portato avanti delle alternative serie. 
Quanto all'Europa, oramai, è chiaro che la questione sia ideologica.
L'ideologia socialista e pauperista permea questa Europa, la quale arriva a mettere a rischio la produzione, per restare nei parametri ambientali, mentre altri producono, anche a costo di inquinare, solo perché figurano come "Paesi emergenti". 




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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.