Ringrazio l'amico Morris Sonnino che mi ha portato all'attenzione un articolo di Daniele Dell'Orco su "Libero".
Ora, a mio modesto avviso, questi "intellettuali" non sono solo incompetenti ma sono anche dei revisionisti che diffondono l'ignoranza.
Fare passare per "fascisti" gli italiani di Venezia-Giulia, dell'Istria e della Dalmazia è un atto meschino che offende tutto il popolo italiano.
Quanto accaduto in Venezia Giulia, in Istria e in Dalmazia fu un genocidio.
Non fu un atto che ebbe a che fare con la guerra al nazi-fascismo ma fu un atto genocida compiuto dai comunisti jugoslavi di Tito.
I comunisti jugoslavi di Tito non combatterono contro il nazi-fascismo ma fecero un genocidio.
Se avessimo al governo dei politici con gli attributi e con un minimo di coscienza, la cittadinanza onoraria data indebitamente a Tito sarebbe revocata.
Tito fu un criminale.
Deve essere ricordato come tale.
La cosa ancora più vergognosa è il fatto che si parli ancora troppo poco delle foibe.
L'onta contro i giuliani, gli istriani ed i dalmati continua.
Sembra quasi che si abbia paura di fare arrabbiare gli "intellettuali" di sinistra.
Serve una nuova generazione di gente di cultura che sbatta in faccia a questi personaggi i crimini compiuti dai loro idoli.
Quando una cosa del genere accadrà, l'Italia compirà un passo verso la normalità, verso la libertà dall'ignoranza.
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