Ringrazio l'amico Morris Sonnino che mi ha segnalato un articolo su "La Verità" che parla dei cibi che sarebbero diventati "razzisti".L'articolo riporta ciò che ha fatto il giornalista gastronomico del giornale britannico "The Guardian" , Raj Patel, il quale ha definito la torta di mele, simbolo della cucina americana, un dolce razzista, poiché sarebbe correlato al periodo della schiavitù dei neri.
Siamo davvero alla follia.
Oltre a ciò, la pasticceria di Agostino Bulgari ha dovuto cambiare il nome al suo famoso Negrettino, un dolce fatto di marshmallow coperto di cioccolato.
Tra un po' chiederanno di rendere illegale il pesto alla genovese, poiché esso ricorda la Repubblica marinara di Genova ed il suo dominio coloniale?
Chiederanno di rendere illegale pure il risotto alla pilota, tipico piatto mantovano, poiché tra gli ingredienti vi è anche la carne di maiale?
Chiederanno di rendere illegale anche la cucina giudaico-romanesca, perché qualche testa bacata (ed antisemita) la definirà "correlata con il sionismo"?
Il sionismo non è un male.
Il "politicamente corretto" non è il male ma è il sintomo del male.
Il male è la volontà di cancellare sé stessi che coloro che fanno parte di un certo mondo culturale occidentale hanno.
Questo è il dato di fatto.
Purtroppo, queste idee stanno prendendo piede perché vi è tanta ignoranza nella popolazione.
Non vi è volontà di fare ricerca sulla propria storia storia e sui propri valori.
La gente vuole solo avere la pancia piena ed ascolta qualsiasi baggianata senza volere andare fino in fondo.
Così, chi vuole distruggere la nostra cultura, a cominciare dai suoi simboli, ha gioco facile.
Se non si cambia rotta, la nostra civiltà sarà destinata a scomparire.
Morirà lentamente ma morirà.
Nessun commento:
Posta un commento