Ringrazio l'amico Morris Sonnino dello screenshot dell'ANSA che riporta un articolo di Fausto Gasparroni che è intitolato "Papa Francesco: "Omelie di non più di 10 minuti, o il fedele si perde".Ora, mi sentirei di rispondere affermando che a me non importa che la messa abbia l'omelia lunga o breve ma che sia celebrata secondo le norme canoniche.
Io non ho nulla in contrario rispetto alle omelie lunghe.
Per me, l'importante è che la messa sia celebrata bene e secondo le norme canoniche. Ci sono preti che citano fatti storici o cose inerenti a certi santi, per aiutare il fedele a comprendere.
Non tutti hanno il dono della sintesi.
Inoltre, la Scrittura non è immediatamente comprensibile a tutti.
Anche i Testimoni di Geova, che leggono la Bibbia dall'inizio alla fine, forse, non la comprendono.
La messa, specie se è festiva, deve avere un tono di solennità.
Essa è l'incontro con Cristo presente nell'Eucaristia.
Ricordo che anche San Pio da Pietrelcina diceva delle messe molto lunghe.
Egli sentiva la solennità dell'evento e la gente non si perdeva, visto le liturgie celebrate dal frate con le stimmate erano molto seguite.
Dunque, non si privi di solennità un evento che è solenne per sua natura.
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