Come riporta "La Verità", l'obbligo vaccinale all'italiana lascia il mondo stupito. L'articolo è di Daniele Capezzone.
Persino la Francia di Emmanuel Macron, sostenitrice dell'obbligo vaccinale, fa marcia indietro e cerca di smorzare le sue posizioni.
In Paesi come USA e Gran Bretagna, Paesi che in fatto di diritti individuali hanno molto da insegnare a noi, i mass media registrano un certo stupore.
Lo ammetto, sono filo-britannico e filo-americano, oltre ad essere sostenitore di Israele.
Non mi pento di questo.
Molti mass media stranieri rimarcano che tali misure italiane non trovano giustificazione.
Infatti, negli altri Paesi si va verso la direzione opposta.
Persino il presidente americano Joe Biden, il quale sarebbe propenso ad imporre l'obbligo vaccinale, dovrà arrendersi all'evidenza.
Del resto, gli USA sono un'unione di Stati confederati ed un provvedimento simile a quello che vorrebbe Biden vorrebbe implementare rischierebbe di essere impugnato dai governatori e di essere cassato dalla Corte Suprema.
Purtroppo, queste cose non si dicono qui in Italia.
Si vuole fare passare la gestione del Covid come la migliore.
Allora, se la nostra gestione è la migliore, come mai la mortalità da Covid qui in Italia è così elevata?
Una persona normale si pone delle domande, come si pone delle domande sul fatto che il protocollo delle cure domiciliari non sia stato approvato dal ministro della Salute.
Eppure, le cure domiciliari funzionano.
Farsi domande simili non significa essere No Vax, come non significa essere No Vax farsi qualche domanda su questo Green Pass, con il quale si vuole imporre un obbligo vaccinale de facto, senza imporlo de jure.
Addirittura, multare quegli imprenditori che non verificano se i loro dipendenti siano o meno in possesso del Green Pass mi pare un atto veramente meschino.
Se fossi un imprenditore, chiuderei la mia azienda in Italia e me ne andrei all'estero.
Io mi rifiuterei di fare il gendarme per conto di uno Stato che vessa i cittadini.
Questo Paese ha bisogno di una bella lezione di libertà.
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