Come riporta un articolo di Fausto Biloslavo su "Panorama", vi è una guerra combattuta con i migranti.Non vi è solo il dittatore turco Recep Tayyip Erdogan a ricattare l'Unione Europea con i migranti clandestini.
Infatti, anche il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko fa la stessa cosa.
L'Unione Europea lo accusa di essere un dittatore.
Effettivamente, la Bielorussia non può essere definita una democrazia.
Lukashenko definì il nazismo un "buon sistema". Deve essere ricordato che il dittatore in questione proviene dal PCUS. Questo ci deve fare riflettere sul fatto che il nazismo non sia alternativo al comunismo ma che sia solo un concorrente di quest'ultimo.
Egli tiene i migranti sul confine con la Lituania per fare pressione sull'Unione Europea.
Il Marocco fa la stessa cosa sul confine con l'enclave spagnola di Ceuta.
Oramai, l'intento è quello di ricattare l'Unione Europea.
Il problema è che l'Unione Europea è ricattabile da questi regimi dittatoriali.
Erdogan ha fatto scuola.
Gli sono stati dati dei soldi a profusione per tenere fermi i clandestini sul confine con la Grecia ed oggi egli continua a chiederne altri, per non "liberarli" e farli entrare nei Paesi europei.
Questo è il dato di fatto.
L'Unione Europea pensa di placare i coccodrilli dando a loro a da mangiare, sperando che non la mangino.
La realtà sarà ben diversa e presenterà un conto salato.
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