La statua della Spigolatrice di Sapri è nell'occhio del ciclone.L'ex-presidente della Camera Laura Boldrini e le donne della sinistra hanno gridato al "sessismo".
Ora, mi si passi l'espressione ma dico la signora Boldrini mi faccia ridere.
A Vergato, in Provincia di Bologna, vi è una fontana fatta dallo scultore Luigi Ontani.
Questa fontana ha fatto molto discutere.
Infatti, essa è costituita dalla statua di un fauno con il fallo eretto che tiene sulle spalle un genio alato nelle sembianze di un bambino nudo.
Oltretutto, il demonio è rappresentato come un fauno.
Vi è anche la statua di un uomo barbuto con due seni enormi, come se fosse androgino.
Molti si sono sentiti offesi da tale rappresentazione e hanno visto in essa riferimenti alla pedofilia e (addirittura) al satanismo.
Eppure, da sinistra non c'è stato nessun disdoro.
La statua della Spigolatrice di Sapri non offende nessuno.
La Spigolatrice di Sapri rappresenta una nota poesia di Luigi Mercatini (1821-1872), poesia dedicata alla fallita spedizione di Sapri che fu fatta nel 1857 da Carlo Pisacane.
Questa è la poesia:
"Eran trecento, eran giovani e forti,
e sono morti!
Me ne andava al mattino a spigolare
quando ho visto una barca in mezzo al mare:
era una barca che andava a vapore,
e alzava una bandiera tricolore.
All’isola di Ponza si è fermata,
è stata un poco e poi si è ritornata;
s’è ritornata ed è venuta a terra;
sceser con l’armi, e a noi non fecer guerra.
Eran trecento, eran giovani e forti,
e sono morti!
Sceser con l’armi e a noi non fecer guerra,
ma s’inchinaron per baciar la terra.
Ad uno ad uno li guardai nel viso:
tutti aveano una lagrima e un sorriso.
Li disser ladri usciti dalle tane,
ma non portaron via nemmeno un pane;
e li sentii mandare un solo grido:
“Siam venuti a morir pel nostro lido”.
Eran trecento, eran giovani e forti,
e sono morti!
Con gli occhi azzurri e coi capelli d’oro
un giovin camminava innanzi a loro.
Mi feci ardita, e, presol per la mano,
gli chiesi: “Dove vai, bel capitano?”
Guardommi, e mi rispose: “O mia sorella,
Vado a morir per la mia patria bella”.
Io mi sentii tremare tutto il core,
né potei dirgli: “V’aiuti il Signore!”
Eran trecento, eran giovani e forti,
e sono morti!
Quel giorno mi scordai di spigolare,
e dietro a loro mi misi ad andare:
due volte si scontrâr con li gendarmi,
e l’una e l’altra li spogliâr dell’armi:
ma quando fûr della Certosa ai muri,
s’udirono a suonar trombe e tamburi;
e tra ’l fumo e gli spari e le scintille
piombaron loro addosso più di mille.
Eran trecento, eran giovani e forti,
e sono morti!
Eran trecento e non voller fuggire,
parean tre mila e vollero morire;
ma vollero morir col ferro in mano,
e avanti a loro correa sangue il piano:
fin che pugnar vid’io per lor pregai,
ma a un tratto venni men, né più guardai:
io non vedea più fra mezzo a loro
quegli occhi azzurri e quei capelli d’oro.
Eran trecento, eran giovani e forti,
e sono morti!".
In fondo, la donna è una poesia.
La Spigolatrice di Sapri non è una donna qualsiasi ma è una musa.
Dunque, tale figura è stata trattata così.
Basti guardare certe opere dell'Età Antica o del Rinascimento.
Forse, l'onorevole Boldrini potrebbe non avere visto molte opere d'arte.
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