Cari amici ed amiche,
in autunno ci sarà il referendum sulle riforme costituzionali volute dal premier Matteo Renzi.
Con convinzione, io voterò no.
Il mio voto non nasce solo dal fatto che una vittoria del no potrebbe mandare a casa Renzi ma anche per un dato oggettivo.
Queste riforme sono sbagliate.
Per esempio, esse puntano a fare diventare il Senato non elettivo.
Se queste riforme passassero, il Senato sarebbe nominato dalle Regioni.
Ora, con un Presidente della Repubblica ed un Presidente del Consiglio non elettivi da parte del popolo ed una Camera dei Deputati che sarà eletta con una legge elettorale (detta "Italicum") che per il suo premio di maggioranza metterà a seggi dei nominati, la democrazia si ridurrebbe, se passasse al referendum questa riforma.
Sarebbe stato corretto superare il bicameralismo paritario riformando il Senato ma mantenendolo elettivo da parte del popolo,
In alternativa, il Senato si sarebbe dovuto abolire.
In secondo luogo, queste riforme non contemplano un vero federalismo.
Ergo, non riassettano le competenze delle Regioni.
Per esempio, si dovrebbero mettere la nozione di interesse nazionale, per ciò che concerne energia ed infrastrutture, stabilire i costi standard per quanto riguarda la Sanità nelle Regioni ed introdurre il principio di responsabilità in cui un governatore di Regione che non opera bene deve andare a casa.
Per contro, si dovrebbe creare un federalismo fiscale e alle Regioni si dovrebbero dare importanti autonomie per materie come, per esempio, l'istruzione.
Tutto questo non c'è nelle riforme costituzionali.
Anche la nuova legge elettorale, detta "Italicum", è sbagliata.
Tale legge elettorale è abbinata alla Riforma.
Per esempio, visto che ci sono delle coalizioni, sarebbe corretto che essa menzionasse un premio di maggioranza alla coalizione ( e non alla lista) che prenderà più voti.
Per questo, io voterò no.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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