come riporta un articolo di Riccardo Ghezzi su "L'Informale", i musulmani "moderati e concilianti" attaccano Israele.
Dopo l’Imam del quartiere romano di Centocelle, Mohamed Ben Mohamed, che in un’intervista a L’Espresso aveva candidamente dichiarato che “Israele non dovrebbe esistere”, e lo storico portavoce della comunità musulmana di Cagliari, Sulaiman Hijazi, che ha altrettanto candidamente dichiarato di considerare Israele peggio dell’Isis, prosegue il nostro viaggio tra i musulmani moderati, laici e concilianti che hanno voluto partecipare all’iniziativa della “preghiera congiunta” in segno di solidarietà con i cattolici per la barbara uccisione di padre Jacques Hamel.
Un’altra figura che ci ha incuriositi è quella del presidente della comunità egiziana ligure, El Sayed Abdel Latif, che è stato intervistato da Repubblica in un video pubblicato in diretta su facebook.
Vive in Italia da 25 anni e ha sposato una ligure, anche se non sembra per la verità parlare benissimo l’italiano ma i concetti che intende esprimere sono comprensibili: “Non c’è differenza tra cristiani e musulmani, siamo tutti creature di Dio”. Questo non è vero.
Per noi cristiani, Dio si fece uomo in Cristo mentre per i musulmani Dio si fece carta nel Corano.
Quindi, la differenza c'è...eccome!
Latif lancia appelli alla convivenza e al rispetto ma poi attacca con il solito ritornello: “Il problema principale è il problema della Palestina”.
Insomma, si continua a gettare fango su Israele e gli ebrei.
Per certa gente, se piove è colpa di Israele, se c'è l'afa è colpa di Israele, se erutta un vulcano è colpa di Israele e se ci fosse la fine del mondo sarebbe sempre colpa di Israele.
Questi sarebbero i "moderati"?
O poveri noi!
Cordiali saluti.
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