la schermidora Elisa Di Francisca ha festeggiato la medaglia d'argento vinta alle Olimpiadi di Rio de Janeiro mostrando la bandiera dell'Unione Europea.
Ella dice di avere fatto ciò contro l'Isis.
Io sono tra coloro che non condividono questo gesto.
L'Unione Europea non esiste.
Esiste formalmente ma nei fatti non esiste.
Qui viene fuori il paradosso della bandiera europea, perché in questa stagione buia le stelle si sono asserragliate dietro i loro muri, ognuna in fondo persa dentro i fatti suoi, e il blu si è stinto fino ad indossare un abito grigio. Non c'è stata l'Europa. Non c'è stata sull'immigrazione. Non c'è stata contro l'Isis. Non c'è stata per trovare una via d'uscita comune dalla crisi economica. C'è solo quando si fanno regole stupide, come quella sul calibro delle melanzane da vendere al banco di ortofrutta.
La bandiera di Bruxelles non assomiglia all'Utopia di San Tommaso Moro (l'idea del mondo di pace) ed ai sogni di Altiero Spinelli e neppure al realismo visionario di Alcide De Gasperi, di Konrad Adenauer, di Winston Churchill, di Robert Schuman, di Jean Monnet. Così, purtroppo, adesso non è un simbolo per tutti, non ti ci riconosci. Resta quella polvere densa di delusione o di antipatia.
Insomma, Elisa Di Francisca avrebbe fatto una figura migliore esponendo il nostro Tricolore.
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento