Cari amici ed amiche,
l'amico e collaboratore Angelo Fazio ha riportato su Facebook questa dichiarazione di alcuni teologi cattolici cecoslovacchi dei giorni della Primavera di Praga:
"Cari sorelle e fratelli! In queste ore gravi per il nostro paese, con fede e speranza rimettiamo i nostri destini nelle mani della Provvidenza. Vi chiediamo di mantenere la calma e la responsabilità civile... Vogliamo rammentarvi alcuni punti: 1. La libertà religiosa è garantita dalla costituzione, e dobbiamo sempre chiederne il rispetto; 2. rimaniamo fedelmente uniti ai nostri pastori, ai vescovi, che hanno testimoniato già un tempo la fedeltà alla Chiesa e al Santo Padre; 3. riunitevi attorno ai vostri sacerdoti, non abbandonateli; 4. non diventate collaborazionisti; 5. operate nei consigli pastorali e parrocchiali. Lavorate tranquillamente nel rispetto delle leggi in vigore...; 6. diffondete nelle vostre comunità l'attività liturgica, catechetica e caritativa; 7. che il nostro apostolato sia la preghiera, il sacrificio e la testimonianza. Praga, 21 agosto 1968".
Ringrazio Angelo.
Dal 1992, la Cecoslovacchia non c'è più.
Ora, ricordiamo quello che accadde nel 1968, quando i Cechi, gli Slovacchi e gli altri popoli di quello Stato lottarono contro il comunismo.
Il fervore cristiano fu alto.
Oggi, questo fervore non c'è più.
Anzi, l'attuale Repubblica Ceca (da cui si staccò la Slovacchia) è una delle più scristianizzate d'Europa.
Mentre, la Slovacchia è rimasta profondamente cattolica, la Repubblica Ceca è scristianizzata.
Il 34,2% dei Cechi si professa ateo.
I cattolici sono il 10% e lo 0,8% è protestante.
Questo è dovuto a fattori storici.
Basti pensare alle lotte con gli Hussiti, a partire dal XIV secolo, fino ad arrivare alla Defenestrazione di Praga che avvenne nel 1618, in cui gli hussiti gettarono dalle finestre del castello i funzionari imperiali, fino ad arrivare alla vittoria degli imperiali cattolici nella Battaglia della Montagna Bianca dell'8 novembre 1620.
Questo evento creò delle conseguenze.
Il cattolicesimo vinse ma sotto sotto i Boemi ed i Moravi (che prima erano hussiti) videro nella sconfitta della loro Chiesa un attacco alla loro identità da parte degli Asburgo.
Quando arrivò il comunismo (nel 1949) molti Cechi aderirono al comunismo, quasi come se fosse stata una reazione tardiva ai quei fatti.
Tuttavia, il comunismo non mantenne le promesse di pace e libertà che fece e la gente ebbe di nuovo un fervore religioso, sempre per reazione.
Oggi, che il comunismo non c'è più, la gente si è rilassata e, non avendo avuto una vera formazione nelle fede, ha preferito mettere da parte tutto.
Però, i Cechi ricordino che mettere Dio fuori dalla vita pubblica è pericoloso.
La storia ce lo insegna.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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