sul blog "Ribellione Nazionale", ho commentato un articolo che mi è stato portato all'attenzione dalla mia socia (e carissima amica) Stephanie Caracciolo.
L'articolo è del sito "Conservative Post" e parla della questione dei musulmani in Francia.
Ringrazio (come sempre) Stephanie.
In Francia l'Islam sta avanzando per quattro motivi:
- la secolarizzazione spinta, che ha portato molti francesi ad allontanarsi dalle radici del proprio Paese;
- l'immigrazione di persone provenienti da Paesi islamici;
- la denatalità della popolazione francese;
- le conversioni di francesi all'Islam, per ricerca di spiritualità o per "ribellione al sistema".
Purtroppo, però, il trend è in tutta Europa.
Per esempio, in Gran Bretagna sono già stati istituiti tribunali in vige la Sharia.
Come riporta il sito "Rights Reporter", la scristianizzata Svezia è ormai in mano alle bande islamiche.
In Spagna è scoppiata una querelle riguardo alla cattedrale di Cordova.
Il governo dell'Andalusia (di sinistra) vuole ribattezzare l'edificio con il nome di "moschea", perché nel periodo dell'occupazione araba fu una moschea (anche se ancora prima fu una chiesa) e vuole imporre la cogestione con i musulmani.
Qui in Italia si vuole mettere a tacere chi come Magdi Cristiano Allam (un giornalista italo-egiziano che si è convertito al cattolicesimo) parla del pericolo derivato dall'islamizzazione e di questa immigrazione clandestina.
Inoltre, non si fanno più cantare le canzoni di Natale nelle scuole e si vogliono togliere i crocifissi dagli edifici pubblici per "non offendere chi non è cristiano".
Si vuole anche togliere la carne di maiale dalle mense, cosa che è già accaduta in Francia.
Ora, qui è a rischio non solo la nostra identità culturale ma anche la nostra sopravvivenza come civiltà.
Questo è il frutto del progressismo.
Cordiali saluti.
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