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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 30 agosto 2015

Con la Libia si sbagliò e tuttora si sbaglia!

Cari amici ed amiche,

mi è piaciuto questo commento postato dal mio fraterno amico e socio Morris Sonnino:
"RITRATTI: Quando gli accordi di Berlusconi con Gheddafi ( pur non essendo uno stinco di santo) ostacolavano lo sbarco di africani e medio orientali sulle nostre coste; oggi grazie alle politiche buoniste della sinistra, e a un' Europa che non sa amministrare nemmeno un condominio, ne sbarcano a migliaia.
Poi vaglielo a spiegare a quei poveracci che scappano da guerre, povertà e miseria, che la nostra realtà non è un El Dorado".

Questo commento fa il paio con quello scritto da me sul blog "Ribellione Nazionale" e che è intitolato "Perché in Russia non può esserci una democrazia occidentale".
In quell'articolo, io ho scritto che la Russia è un Paese grosso e con una popolazione eterogenea.In Russia non si sviluppò mai una borghesia e questo impedì lo sviluppo di una democrazia di tipo occidentale.
In queste condizioni, se non ci fosse un regime centralizzatore la Russia collasserebbe sotto i colpi dei vari nazionalismi e si affermerebbe anche il fondamentalismo islamico.
Lo stesso discorso vale per la Libia.
La Libia è un Paese diviso si base tribale.
Quando la Libia era una colonia italiana e (successivamente) quando essa era governata dai re Senussi, 1951-1969, vi era la divisione tra la Tripolitania , filo-occidentale, e la Cirenaica, che invece era per il panarabismo e da cui partì il moto che portò all'affermazione di Mu'ammar Gheddafi (1942-2011).
Io non sono stato un sostenitore di Gheddafi.
Prima di tutto, lui cacciò via gli italo-libici, privandoli dei loro.
Egli fece chiudere anche molte chiese.
La cattedrale di Tripoli divenne una moschea, la chiesa della Madonna della Guardia (sempre a Tripoli) divenne una palestra, la cattedrale di Bengasi fu chiusa ed altre chiese furono abbandonate.
Ad oggi, le uniche chiese attive in Libia sono la chiesa di San Francesco in Dahra di Tripoli, che funge da cattedrale cattolica, la chiesa di Santa Maria degli Angeli (che si trova sempre a Tripoli e che è stata concessa agli anglicani) ed un'altra chiesa cattolica di Bengasi, oltre a qualche chiesa ortodossa.
Anche la sinagoga di Tripoli fu chiusa.
Non potevo essere un simpatizzante di Gheddafi ma egli era il male minore.
Chi decise di abbatterlo, con la "Primavera araba" del 2011, portò di fatto la Libia al caos, con gli scontri tribali e l'affermazione dell'ISIS.
Grazie all'accordo con tra Gheddafi ed il presidente Berlusconi (2008) fu fermata l'immigrazione clandestina verso l'Italia.
Poi, il pessimo presidente americano Barack Hussein Obama, l'allora presidente francese Nicolas Sarkozy ed altre autorità europee decisero di appoggiare i ribelli libici contro Gheddafi e le allora opposizioni, con l'allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, si accodarono ad essi, costringendo l'allora governo del presidente Berlusconi a muoversi contro Gheddafi.
Oggi, vediamo tutti le conseguenze.
Si sbagliò nel 2011 ad intervenire, quando non si sarebbe dovuto intervenire, e si sbaglia ora a non intervenire, quando si dovrebbe farlo.
Anche il premier israeliano Benjamin Netanyahu ci ammonisce dicendo che oggi dalla Libia potrebbe arrivare la nostra rovina. 
Io temo che arriverà.
Cordiali saluti.







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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".