a Palermo vi è una chiesa particolare, la chiesa di Santa Maria della Catena.
La chiesa di Santa Maria della Catena è un edificio di culto di stile gotico-catalano.
Essa fu realizzata dall'architetto netino Matteo Carnilivari, tra il 1490 ed il 1520 ed il nome deriva dalla catena che chiudeva il porto della Cala.
Secondo una leggenda, però, la chiesa sarebbe legata alla vicenda di alcuni prigionieri ingiustamente condannati che avrebbero chiesto aiuto alla Vergine Maria, la quale avrebbe interceduto presso Dio, che avrebbe fatto sciogliere con il calore del sole le catene che legavano questi condannati.
Di quella chiesa c'è un particolare che mi incuriosisce.
Il particolare si trova nella foto qui sotto.
Ringrazio il mio amico Aurelio Giorgianni, il quale ha messo la foto su Facebook e mi ha dato il consenso per l'utilizzo.
Tra Stephanie Caracciolo, Morris Sonnino, Angelo Fazio, Francesca Padovese, Aurelio Giorgianni, Francesca Romana Norcia Castaldo ed altri, ho degli amici che sono davvero fantastici e che mi stanno dando una grossa mano a rendere questo blog apprezzabile e comincia anche ad essere apprezzato. Mi sa che sia in debito con loro, che ringrazio. Me li tengo come oro.
La foto in questione mostra una lapide.
La lapide in questione ha delle iscrizioni.
Le iscrizioni sono in latino ma scritte in caratteri celtici.
Questo è molto interessante.
Forse, questo potrebbe essere un retaggio dell'epoca normanna.
Ricordo che nel 1061 i Normanni sbarcarono in Sicilia e la governarono fino al 1098.
Sei anni dopo lo sbarco in Sicilia, i Normanni conquistarono anche l'Inghilterra.
In qualche modo, queste iscrizioni ricordano che la Sicilia fece parte del primo grande "Commonwealth" che fu fondato dai Normanni.
Cordiali saluti.
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