leggete l'articolo del sito "Dagospia.com", che fa il paio con quello scritto da me sul blog "Ribellione Nazionale".
L'Italia è un Paese impazzito.
Si permettono dei funerali sfarzosi e principeschi (con tanto di corteo e volo di elicottero da cui sono stati lanciati petali di rosa) per il defunto boss mafioso Vittorio Casamonica ed i suoi nipoti arrivano a paragonarlo al Papa e si dicono "disonorati" dagli articoli dei giornali con cui sono state commentate queste esequie.
E' proprio vero che la mafia c'è e che non ha pudore.
Questo è il fallimento delle nostre istituzioni, che hanno fatto di tutto per perdere credibilità agli occhi della gente.
Per rifarsi la faccia, le istituzioni usano in modo tardivo il pugno duro, sospendendo la licenza al pilota dell'elicottero da cui erano stati lanciati i petali di rosa all'uscita della bara del boss.
In pratica, si è chiusa la stalla quando i buoi sono scappati.
Anche nella Chiesa si dovrebbe riflettere.
Giustamente, Papa Francesco ha lanciato un anatema contro la mafia, come lo aveva lanciato a suo tempo San Giovanni Paolo II.
Allora, come ha potuto il parroco della parrocchia di San Giovanni Bosco al Tuscolano (la parrocchia in cui sono state celebrate le esequie) concedere i funerali religiosi al boss?
Qui la cosa è seria e l'Italia ne è uscita derisa ed umiliata.
Cordiali saluti.
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