Cari amici ed amiche,
sulla sua pagina di Facebook, Magdi Cristiano Allam ha scritto questo articolo:
"Buongiorno amici. Gli italiani convertiti all'islam emergono come tra i più pericolosi aspiranti terroristi islamici. Questa notte un blitz della Polizia ha portato nelle province di Milano, Bergamo e Grosseto e in una cittadina dell'Albania all'arresto di 10 persone appartenenti a due gruppi famigliari e ritenute pronte a partire per combattere in Siria. L'operazione antiterrorismo "Martese" condotta dalla Polizia ha riguardato due nuclei famigliari, uno formato da cittadini italiani convertiti da qualche anno all'Islam e determinati secondo le indagini a partire per la Siria, l'altro composto da cittadini di nazionalità albanese residenti nella provincia grossetana.
Il legame tra le due famiglie è rappresentato dal matrimonio tra una ragazza italiana e un albanese, che dopo le nozze del settembre scorso hanno deciso di partire assieme per combattere in Siria. Gli arrestati sono 4 italiani, un canadese e 5 albanesi, accusati a vario titolo di associazione con finalità di terrorismo.
All'alba cittadini maghrebini sono stati arrestati dai carabinieri del Ros con l'accusa di terrorismo internazionale. Un terzo indagato è già in carcere in Marocco per reati di terrorismo. Al centro delle indagini della procura di Roma una cellula di matrice qaedista che "si proponeva la pianificazione ed esecuzioni di atti terroristici in Italia e in Nord Africa". La cellula terroristica è risultata dedita al proselitismo, all'indottrinamento e all'addestramento attraverso un sito internet creato e gestito dagli stessi indagati.
Cari amici, abbiamo il nemico in casa, un nemico pericolosissimo perché sono gli stessi italiani convertiti all'islam che scelgono di combatterci aderendo al terrorismo islamico globalizzato. Eppure facciamo finta che non siamo in guerra. Ci limitiamo a colpire solo alla superficie della galassia terroristica, solo alla fase finale della filiera, solo alla punta dell'iceberg. Quando è che capiremo che solo prevenendo e reprimendo il lavaggio di cervello che induce nostri connazionali ad aderire all'Islam e trasforma delle persone in robot della morte, potremo sconfiggere il terrorismo islamico? Sveglia!".
Se una persona vuole cambiare religione è liberissima di farlo.
Il problema è che molto spesso un neo-convertito rischia di essere più fanatico di una persona che in quella determinata religione è nata.
Nel caso dell'Islam questo rischio è ancora più evidente poiché in quella religione non c'è un clero che dà un'interpretazione unica del Corano ma il Corano stesso è il riferimento.
Per noi cristiani, Dio si fece uomo in Gesù Cristo.
Per i musulmani, Dio si fece carta nel Corano.
Quindi, ci sono quei musulmani che tendono ad applicare pedissequamente il Corano, anche nelle sue espressioni più dure contro quelli che esso bolla come "infedeli", ossia gli ebrei e noi cristiani.
La storia lo dice.
Ricordo che al tempo dell'Impero Ottomano, i giannizzeri (i soldati della fanteria turca) erano giovani cristiani tolti a forza dalle famiglie ed educati alla fede islamica in modo tale essere più fanatici dei credenti di lungo corso.
Qui sotto c'è il video de "Il Giornale" che mostra Maria Giulia Sergio, detta Fatima, una ragazza di origine napoletana convertita all'Islam.
Le parole di questa ragazza sono sconvolgenti, pur moderate nell'apparenza.
Infatti, nell'Islam vi è un atteggiamento chiamato Taqiyya, ossia dissimulazione.
Questa ragazza, che si è espressa in modo tanto moderato, è oggi ritenuta parte di una cellula fondamentalista.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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mercoledì 1 luglio 2015
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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