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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 11 luglio 2015

Lu capituni et lu Papa/L'anguilla ed il Papa

Accussì...unni lu focu fu et jacqua vinni...

longu 'n Bolsena vinni...da 'nu mari luntanu...
lu capituni...accussì comu 'nu scursuni...
pì dû paureddu mensa fari comu dû nobbili...
et su la tavula dû puru finìu
longu chiddu pisci et cun lu rassu...
cà puru Martinu lu Papa s'affucau...et pì gula fu castìu.

Italiano:

Così...ove il fuoco fu e venne l'acqua...
lunga in Bolsena venne...da un mare lontano...
l'anguilla...così come una serpe...
per del povero far mensa come del nobile...
e sulla tavola del Papa pure fu finito...
lungo quel pesce e con il grasso...
che pure Papa Martino si strozzò...e per gola fu castigo.

L'anguilla è notoriamente un pesce dalla carni apprezzate.
Per esempio, noi dovremmo pensare alla zona di Comacchio, in Provincia di Ferrara, ove viene dedicata anche una sagra.
L'anguilla è presente anche nel Lazio.
Nella Provincia di Viterbo vi è il Lago di Bolsena, un lago vulcanico molto esteso.
Questo lago è popolato da anguille, che gli abitanti della zona cucinano in vari modi.
Basti pensare all'anguilla in umido.



Qui la storia di questo pesce si intrecciò con quella di un Papa, Papa Martino IV (1220-1285, nell'immagine qui sopra).
Questo Papa è ricordato per la sua golosità.
Nella sua "Divina Commedia", Dante Alighieri lo collocò nel Purgatorio (XXIV Canto), nel girone dei golosi.
Così, questo Papa è citato nell'opera:

"...ebbe la Santa Chiesa e le sue braccia:
dal Torso fu, e purga per digiuno
l'anguille di Bolsena e la Vernaccia
".

Infatti, Papa Martino IV era molto goloso ed era ghiotto di anguilla.
Purtroppo, questa sua ingordigia gli costò caro.
Egli morì per la sua ingordigia.
A questo Papa ho dedicato una ricetta: il Risotto di Papa Martino IV.
Per 6 persone:

500 grammi di Riso Vialone Nano o Carnaroli;
2 cipolle
2 bicchieri di vino bianco, possibilmente Vernaccia di San Giminiano o Est Est Est;
1,5 litri di brodo di pesce bollente;
1 anguilla grande;
200 grammi di passata di pomodoro;
un po' di prezzemolo;
olio d'oliva;
125 grammi di burro.


Preparazione:

Mettete un po' di olio d'oliva in un tegame, fate soffriggere in esso la cipolla tagliata a dadini e metteteci l'anguilla eviscerata e tagliata a tranci ed il prezzemolo.
Fate cuocere l'anguilla per una decina di minuti ed aggiungete ad essa mezzo bicchiere di vino e fate evaporare l'alcol.
Aggiungete la passata di pomodoro e portate a termine la cottura.
Quando l'anguilla è cotta, togliete i suoi tranci dal sugo e spolpateli.
Rimettete i pezzetti di carne d'anguilla nel sugo.
In un altro tegame, fate soffriggere l'altra cipolla tagliata a dadini nel burro sciolto.
Aggiungete il riso, fategli assorbire il burro e bagnatelo con il vino rimanente (che farete evaporare) e poi bagnatelo con due mestoli di brodo di pesce, mescolando sempre.
Quando il brodo sarà assorbito ripetete l'operazione per tre o quattro volte.
Quando il riso è cotto, toglietelo dal fuoco e conditelo con i pezzetti di carne dell'anguilla ed il suo sugo.
Mantecate così il risotto.
L'anguilla è un pesce grasso e perciò non serve il burro per mantecare il risotto.
Buon appetito e cordiali saluti.











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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.