leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "La lezione americana alla Ue: "La vostra austerity ha fallito"".
Da Joseph Stiglitz a Paul Krugman, premi Nobel ed economisti bocciano le politiche della Ue: "L'austerità è una follia".
Se i governi greci, compreso l'ultimo presieduto da Alexis Tsipras, hanno commesso degli errori madornali, neppure questa Unione Europea è esente da colpe.
Per avere seguito pedissequamente le "ricette tedesche" dell'austerity, noi oggi siamo in questo caos.
Al primo segnale di crisi la Banca Centrale Europea avrebbe dovuto stampare più moneta così da mettere in giro più liquidità.
Questo è stato fatto negli Stati Uniti d'America.
Facendo ciò, sarebbe aumentata l'inflazione?
L'aumento dell'inflazione non sarebbe stato un problema perché almeno la gente avrebbe potuto continuare a comprare, facendo girare l'economia.
Questo non avrebbe fatto perdere tanti dei posti di lavoro che si sono persi.
Da disoccupato so che dico.
Invece, si è seguita la ricetta della Germania, la quale sembra che abbia quasi una "fobia collettiva" verso l'inflazione.
Si è pensato solo a fare sì che i singoli Stati europei mantenessero i conti in ordine, solo con la leva fiscale e qualche taglio lineare.
Sia chiaro, i tagli vanno fatti ma ciò non deve coesistere con un severo aumento delle tasse.
Semmai, i tagli vanno fatti per fare l'opposto, ossia fare calare (o non fare salire) le tasse.
Questo ha portato recessione e disoccupazione.
L'austerity ha fallito.
Cordiali saluti.
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