Cari amici ed amiche,
si parla di una svolta storica nei rapporti tra Stati Uniti d'America e Cuba.
Il presidente Barack Hussein Obama ha rimosso l'embargo a Cuba, dopo 55 anni di tensioni, e Cuba ha rilasciato Alan Gross, il contractor americano prigioniero nell'isola da cinque anni.
In questo "disgelo" molto hanno contato le lettere di Papa Francesco.
Ora, io mi auguro che questo sia un reale mutamento delle relazioni tra Stati Uniti d'America e Cuba e non l'ennesimo "calarsi le brache" di Obama, cosa che è già accaduta (per esempio) nella questione del nucleare iraniano.
Obama ha detto "Todos somos americanos".
Tutti noi dobbiamo volere la pace ma alla pace vera.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Non capisco quale sia la pace vera dato che Cuba oggi non costituisce assolutamente una minaccia per gli usa e che dunque l'embargo è solo l'espressione della prepotenza di una potenza economica e militare. E non mi venire a dire che c'è l'embargo xche Cuba è una dittatura, dato che gli usa sono amici e sostengono decine di dittature. Se non è così spiegami tu la ratio dell'embargo a Cuba (che dura,è bene ricordarlo, da 50 anni e finora ha colpito solo e soltanto il popolo e non fidel: io a Cuba ci sono stato e la situazione conseguente all'embargo l'ho toccata con mano. È semplicemente ingiusta e disumana).
RispondiEliminaE poi non mi è piaciuto il 'tutti siamo americani': ma perché tutti dovrebbero essere americani???ma davvero si credono i migliori del mondo??? Ma cosa vogliono dagli altri popoli?!?! I cubani sono cubani e nin americani!
RispondiEliminaSe ad essere valutari devono essere i risultati allora questo dicono che l'imperialismo aggressivo americano (soprattutto dei conservatori) è fallimentare perché ha portato a risultati peggiori dei mali che voleva risolvere.
RispondiEliminaAd esempio a Cuba, come detto, fidel è rimasto al suo posto indisturbato e dunque a pagare le conseguenze dell'embargo è stato esclusivamente il popolo. Embargo poi assolutamente vigliacco e frutto di prepotenza se si pensa che oggi l'urss non esiste più e dunque Cuba non costituisce più un pericolo.
Poi in medioriente con le guerre in Iraq e Afganistan. La prima (per la verità una guerra esclusivamente per il petrolio e dunque criminale) ha avuto come effetto non solo la distruzione della sanità e scuola Iraqena, ma ha consegnato mezzo Iraq all'isis. La seconda: nel 2014 si è avuto il record di morti civili nella storia afghana.
Insomma: in tutti i casi era migliore la situazione precedente.
I conservatori devono farsene una ragione: gli usa oggi sono solo una potenza militare, ma hanno perso non solo il primato economico ma soprattutto (a causa della politica unilaterale di matrice repubblicana che è odiata in tutto il pianeta ) quello ideologico.
Obama dice che siamo tutti americani? Assolutamente no, il mondo oggi non vuole più esserlo!
Guarda che in termini geografici si intende per America l'intero Continente Americano.
RispondiEliminaAnche i Canadesi sono americani.
Però, io sto con i conservatori e vedo in questa apertura a Cuba da parte di Obama l'ennesimo cedimento degli Stati Uniti d'America.
Le idee come le tue rovinano l'Occidente.