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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 8 dicembre 2014

Roma, la politica dia un segnale...sciogliendo il Comune!

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Marino rischia l'impeachment: soldi alla coop che lo finanziava".
Lo scandalo di "Mafia-Capitale" continua ad allargarsi.
Il Sindaco Ignazio Marino non vuole dimettersi ma ora  rischia "l'impeachment" (o meglio dovrebbe dimettersi) per una evidente questione etica. Marino ha ricevuto un finanziamento per la sua campagna elettorale da una coop che "campa" con i soldi del Comune. C'è un conflitto di interessi palese. Il sospetto è che la coop dà e la coop prende.
Se lo scioglimento del Comune per mafia è materia delicatissima, soprattutto per il governo, un'altra questione è l'evidente conflitto di interessi tra l'ex senatore del Partito Democratico (per l'appunto Ignazio Marino) e le coop di Salvatore Buzzi (uno dei capi dell'associazione criminale) che in dieci anni si sono aggiudicate 174 appalti dalla Capitale per 34 milioni.
A questo punto, la politica non aspetti il segnale da altre istituzioni (come la magistratura o il Prefetto) ma lo dia essa stessa, facendo sciogliere la Giunta ed il Consiglio del Comune di Roma.
I partiti sciolgano il Consiglio comunale di Roma, facciano dimettere il Sindaco e ridiano la parola agli elettori.
Qui si rischia davvero grosso.
Si rischia un'emergenza democratica poiché con la politica così screditata sempre meno gente vota.
Quando tanta gente non vota si rischia uno scollamento tra politica e società.
Quando la società si scolla dalla politica si rischiano anche atti eversivi.
Quelli del Partito Democratico la piantino di dire che nello scandalo romano il loro partito non è coinvolto.
Lo scandalo coinvolge anche esponenti del Partito Democratico.
Cordiali saluti. 

9 commenti:

  1. Scusami ma non hai sempre detto che ci si deve dimettere solo dopo una condanna penale e solo dopo addirittura il terzo grado e che considerazioni etiche nin devono farsi???? Avrai scritto centinaia di post espressivi di questo pensiero: mi dispiace ma ti stai cintraddicendo.

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  2. Qui c'è un sistema complesso e reticolare che contempla anche i reati di stampo mafioso e c'è un brutto clima per la politica.
    Si è andati oltre certi limiti.
    Io non mi sto contraddicendo ma c'è un contesto particolare.
    Poi, bisognerà vedere se tutti quelli che sono indagati sono effettivamente colpevoli.
    Per esempio, mi risulta che non sono state riscontrate le prove di spostamenti di soldi in Argentina da parte dell'ex-sindaco Giovanni Alemanno.

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  3. Il processo di mafia non riguarda certo marino dunque, seguendo il tuo granitico orientamento, non dovrebbe dimettersi. A me il 'particolare contesto' pare riferirsi al fatto che la giunta è di sinistra e nulla più. Infatti anche in altre occasioni ci sono stati casi eclatanti di corruzione e casi di mafia (con esponenti di desta coinvolti) ma non hai mai preteso dimissioni. Ma addirittura in questo caso le pretendi da chi nemmeno è indagato.
    Sia chiaro, per me marino deve dimettersi: ma questa conclusione è coerente col mio pensiero, non certo col tuo.
    Infatti tu parli di contesto 'politico', il che richiama dimissioni motivate da opportunità politica: ma quante volte, per aver invocato dimissione motivate da opportunita politica, mi hai tacciato di giustizialismo? Poi qui addirittura marino non è nemmeno indagato.
    Dovresti indicare una regola generale da seguire di volta in volta e non orientarti per casi concreti. Altrimenti che succede? Che quelle di sinistra devono dimettersi e quelle di destra no! Diciamo che almeno il sospetto dei due pesi e due misure ci sta tutto, no?
    Pure Formigoni fu al centro di un caso eclatante di corruzione e lui stesso era indagato come capo di tutto. Ma lui nn doveva dimettersi eh eh eh!

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  4. Ah dimenticavo: quando c'è la destra di mezzo c'è SEMPRE giustizia ad orologeria. Ecco perché Formigoni, cosentino, Cuffaro (!!!!!!) ecc non dovevano dimettersi.

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  5. Quindi ora che esploderà il bubbone ndrangheta in veneto tosi & Company dovranno dimettersi a priori? Questo che hai scritto oggi me lo lego al dito: te lo rinfaccerò a vita ;-)

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  6. Il fatto che parte della magistratura dica che solo con la sinistra c'è democrazia è dimostrato.
    Non fare come Saviano.
    L'Italia non ha bisogno di gente come lui.
    Guarda che il presidente del Veneto è Luca Zaia e non Flavio Tosi.
    Comunque, non ti preoccupare che Zaia lavora bene.
    Marino a Roma non ha più credibilità. Lo vuoi capire?
    La cosa che è accaduta è molto più grave di altre situazioni.
    Formigoni si è dimesso, come si è dimesso Cuffaro.
    A Roma c'è un sistema illegale vero e proprio che prende politici, burocrati e coop.
    Quindi, la cosa è diversa.

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  7. Innanzitutto per me la sinistra è tale e quale a voi: parole diverse ma tasse e corruzione identiche! Quindi non capisco perché quando parli con me nomini la sinistra.
    in secondo luogo: Cuffaro non si è mai dimesso, ma poi quello di cui parlo io e ciò che dicevi tu. Su Cuffaro ricordo che mi accusati di giustizialismo. Su Formigoni idem: dicevi che non doveva dimettersi.
    Sul veneto: lo so che è Zaia il presidente del Veneto, ma è ovvio che quando scoppierà il bubbone ndrangheta questo non riguarderà solo tosi ma coinvolgerà parecchi leghisti fino ad arrivare in regione.
    A proposito, parlando di fatti concreti e facendo tesoro sia del caso roma che delle dimissioni sganciate dai processi (è il caso di marino ): cosa pensi delle vacanze in Calabria di tosi a casa di soggetti vicini alle cosche? Tutto normale? Non pretendi chiarezza? O dobbiamo arrivare sempre dopo a cose fatte, in un paese che già rischia il tracollo? Aspettiamo che milioni pubblici vadano nelle mani dei clan e poi piangiamo sul latte versato?
    Con questo articolo hai rotto un muro: è chiaro che da esso vengono tutta una serie di conseguenza a cascata e nuovi modi di approcciarsi alle vicende politiche. Infatti tu hai affermato un principio ben chiaro, quello che io da tempo affermo: le dimissioni sono politiche e non c'entrano un tubo con gli esiti dei processi (la politica infatti, anche x rafforzare la sua autonomia dalla magistratura, agisce da sé e anzi in anticipo!).
    Benvenuto nel mio clan, ora non puoi più rimangiarti ciò che hai detto : di fronte a casi di corruzione eclatanti si impongono le dimissioni! Ovvio che ciò vale (dato che è più grave) anche per i casi di mafia rectius ndrangheta. Aspetto il bubbone, poi ne riparliamo ;-)
    Ciao.

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  8. Cuffaro e Formigoni si sono dimessi.
    Formigoni si è dimesso proprio perché la Lega Nord era intervenuta contro certi politici che del mio partito che erano stati coinvolti in vicende non belle.
    In Veneto non c'è nessun "bubbone".
    Tu stai sostenendo delle idee che erano in voga negli anni '30.

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  9. Cuffaro e Formigoni si sono dimessi.
    Formigoni si è dimesso proprio perché la Lega Nord era intervenuta contro certi politici che del mio partito che erano stati coinvolti in vicende non belle.
    Tu stai sostenendo delle idee che erano in voga negli anni '30.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa immagine presa dalla pagina Facebook di Fratelli d'Italia.