leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Il Pd apre il mercato dei parlamentari 5 Stelle".
Abbiamo capito quello che vuole fare il premier Matteo Renzi.
Egli sta puntando a prendere in maggioranza i parlamentari fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle, così da mettere fuori dai giochi sia la minoranza del suo partito, il Partito Democratico, e sia Forza Italia, di cui molti esponenti e lo stesso presidente Berlusconi hanno capito che Renzi non vuole un vero dialogo.
Renzi vuole il dialogo, purché si faccia secondo le sue condizioni.
Questo non è accettabile.
Evidentemente, Renzi è allergico alla democrazia e per questo campa sul trasformismo.
Che a Renzi non piaccia la democrazia è cosa nota.
Basti pensare al fatto che egli abbia detto che l'astensionismo alle elezioni è un problema secondario.
Se fossi in lui, io starei zitto.
Le sue parole denotano ottusità, superficialità ed ignoranza (scarsa conoscenza) delle basi della democrazia.
Il premier (non eletto da nessuno) non sa cosa sia la democrazia.
Renzi ricordi bene che quando la gente non vota non è mai un bel segnale.
La gente non vota perché non si sente più rappresentata dalla politica ed è disperata, per le tasse, la disoccupazione ed altri problemi.
Da disoccupato so cosa significano certe cose.
Io temo che questa massa di persone che non vota possa essere pilotata da gruppi estremi.
Se io fossi in Renzi, eviterei di attaccare i miei avversari chiamandoli "gufi" e "professoroni" ed ascolterei di più la gente.
Renzi si reputa un cattolico.
Se egli rappresentasse l'idea del cattolicesimo italiano, io abiurerei subito e molti si "sbattezzerebbero".
Grazie a Dio, Renzi non rappresenta il cattolicesimo.
Da cattolico (quale egli si reputa) Renzi dovrebbe imparare una cosa: l'umiltà.
Cordiali saluti.
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