il mio amico e socio Morris Sonnino (che a questo blog dà un forte contributo) ha fotografato la pagina dell'ANSA che mostra una notizia che ci deve fare indignare.
La cosa è accaduta a Bergamo, presso una scuola, l'Istituto "Edmondo De Amicis".
Il preside di tale istituto, Luciano Mastrorocco, ha vietato la realizzazione del presepio per "non offendere chi non è cristiano".
Faccio mie le parole di Morris, che in questo modo ha commentato la foto su Facebook:
"Gli alunni non italiani sono il 30%, e il preside cosa fa? Vieta il presepe. Complimenti.Effetto di una progressiva islamizzazione della società più le politiche migratorie della sinistra.".
Togliere le manifestazioni esteriori delle feste di un popolo significa ammazzare quel popolo.
Certa gente vuole la morte della nostra civiltà.
Siamo di fronte ad un vero e proprio genocidio, un genocidio che non si sta facendo con le armi ma con la distruzione della nostra cultura e della nostra identità.
A fare questo genocidio, però, è una parte dei nostri stessi connazionali, coloro che in nome del "politicamente corretto", tolgono i simboli della nostra cultura.
Questa cosa va fermata!
La forza di una civiltà si vede dal modo in cui difende la sua identità.
Paesi come Israele ci possono insegnare molto in questo senso.
Cordiali saluti.
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