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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 17 agosto 2016

O si fanno lavorare le forze dell'ordine...o la gente si farà giustizia da sola!

Cari amici ed amiche,

un signore ha commentato così il mio articolo intitolato "Io sto con la polizia!":
"Lei ha scritto frasi generiche. Non ha preso in esame il ddl. È chiaro infatti che nessun sano di mente vorrebbe condannare per tortura chi per tortura non commette.A prescindere da ciò: per lei, un poliziotto che davvero tortura andrebbe o no punito con una adeguata legge contro la tortura?
Sa com'è, il suo articolo è talmente generico che non si capisce il suo pensiero".


Rispondo, scrivendo che, a casa mia, mantengono l'ordine quei poliziotti che fermano un gruppo di persone che spaccano vetrine e bruciano automobili e che lo fanno anche ricorrendo a mezzi piuttosto "rudi".
Per me, dei poliziotti che sparano contro dei rapinatori armati fanno il loro dovere.
Si può parlare di tortura quando un poliziotto o un carabiniere fa del male ad una persona realmente inerme o che non ha fatto nulla di gravemente pericoloso.
Per esempio, se una persona dà uno schiaffo ad un poliziotto ed il poliziotto le risponde con delle manganellate si può parlare di tortura.
Tenete conto del fatto che se le forze dell'ordine non sono in grado di fare il loro mestiere si rischia di fare sì che la gente si faccia giustizia da sola, andando anche oltre quella che è la legittima difesa.
I buonisti vogliono il Far West?
Cordiali saluti.


4 commenti:

  1. Torturare non significa agire in maniera rude. È chiaro che un poliziotto che usa impropriamente un manganello, le mani o alcunché non commette tortura ma semmai eccesso di adempimento di un dovere o di uso legittimo delle armi (leggi già sussistenti).
    Torturare significa sequestrare contro la legge un cittadino, riempirlo di botte per ore o addirittura per giorni e compiere sevizie psicologiche (pensi alle minacce di stupro contro donne). Torturare è infatti una azione complessa e reiterata, indice di forte pericolosità sociale. Di fronte a tali comportamenti per lei un poliziotto andrebbe o no represso con una adeguata legge contro la tortura? Non si è capito dalle sue parole.
    Per il resto, lo ribadisco:nessun sano di mente vorrebbe condannare per tortura chi tortura non commette.

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  2. Se c'è un sospetto caso di tortura, si facciano indagini approfondite e se ci sono le prove di un'effettiva tortura si sanzioni.
    Però, nel caso che il cittadino arrestato fosse un delinquente socialmente pericoloso e questi facesse resistenza durante l'interrogatorio ed i poliziotti fossero costretti a fermarlo in maniera rude, si prefigurerebbe il reato di tortura?
    La polizia deve essere in grado di agire.
    Altrimenti, saranno i cittadini a farsi giustizia da soli e ci sarebbe il Far West.
    Se permettete, io vorrei vivere in un Paese sicuro e in cui non ci sia il Far West.

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  3. Le ho già detto che va condannato per tortura chi commette tortura. Tortura, nell'esempio da lei indicato, non sussiste.
    Comunque lei dice: occorre approfondire e se tortura c'è stata allora va bene la sanzione. Ma senza legge che sanzione si applica?
    Deduco, quindi, che lei è a favore di una legge contro la tortura. Solo che si preoccupa, a buon ragione, affinché sia una legge ben scritta. Però se vuole criticare il ddl lo riporti per intero, così lo analizziamo. Sia chiaro, io non lo conosco.
    Buona giornata.

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  4. Il testo è in questo link: http://www.camera.it/leg17/522?tema=reato_di_tortura.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.