Cari amici ed amiche,
ringrazio l'amica e collaboratrice Silvia Morelli dell'articolo del sito "Super News" che è intitolato "L’UEFA e Israele ammoniscono i tifosi del Celtic: “No alle bandiere della Palestina”.
La squadra scozzese del Celtic di Glasgow affronterà l'Hapoel Be’er Sheva. La partita è valida per i preliminare di Champions League.
Fondato nel 1949, il club campione d’Israele nella stagione scorsa aveva già vinto questo titolo altre due volte: nel 1974 e nel 1975. Nelle competizioni europee, invece, non ha mai ottenuto grossi risultati, essendo stato sempre eliminato nelle fasi preliminari dei tornei. Inoltre nel 1974 e nel 1975 la federazione calcistica di Israele era stata da poco estromessa dalla confederazione calcistica araba e, visto che l’aggregazione alla UEFA sarebbe avvenuta solo nel 1994, la squadra di Be’er Sheva non ha avuto neanche la possibilità di partecipare ad una competizione continentale. Ecco quindi che questa partita potrebbe diventare, per la compagine israeliana, l’occasione storica per poter accedere, per la prima volta, nella fase a gironi della Champions League.
Ora, i tifosi del Celtic di Glasgow simpatizzano per i palestinesi.
Questa cosa non mi piace.
L'UEFA ed Israele hanno ammonito i supporters del Celtic perché non portino bandiere palestinesi allo stadio.
Il Celtic di Glasgow è la squadra dei cattolici scozzesi.
Nei derby contro i protestanti dei Rangers, io ho sempre sostenuto il Celtic, essendo io cattolico.
Visto e considerato, vorrà dire che io cambierò orientamento.
Quando ci sarà un derby tra Rangers e Celtic, darò un sostegno ai primi.
Per me, i miei correligionari che sostengono la Palestina non sanno quello che fanno ed agiscono anche contro ciò in cui credono.
Si ricordino che se noi cattolici (e cristiani in genere) possiamo pregare nel Cenacolo di Gerusalemme è merito di Israele.
Cordiali saluti.
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