Cari amici ed amiche,
il quotidiano "Il Giornale" riporta le parole di Suor Fosca, la madre superiore del convento delle suore Francescane Missionarie di Piazza Piattellina a Firenze.
La suora, che ha 82 anni, ha detto al "Corriere Fiorentino" queste parole:
"Bisogna fare le debite distinzioni: a noi il velo non lo impone nessuno, e infatti in questo monastero su undici sorelle in tre hanno deciso di non portarlo. Sul burqini, invece, ho qualche dubbio...".
Inoltre, ella ha aggiunto:
"Mi fa ridere chi accosta le suore, che volontariamente hanno fatto una scelta di vita, alle donne islamiche in burqini che, molto spesso, sono soggiogate dagli uomini che le considerano una sorta di loro proprietà".
Sono perfettamente d'accordo con queste parole.
L'abito delle suore è segno di un voto fatto volontariamente.
Il burka (o burqa) è qualcosa di imposto. Il burkini (o burqini) è la versione balneare del burka.
Avete capito?
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Lei aveva giustificato il no al burkini con altre motivazioni. Devo allora concludere che si è rimangiato quanto scritto. Si contraddice.
RispondiEliminaHo sempre pensato che il burkini sia uno strumento di non-integrazione.
RispondiEliminaNon c'è nessuno contraddizione.
Nel suo articolo originario questa motivazione non compare, dunque adesso sta cambiando le carte del gioco.
RispondiEliminaComunque, anziché parlare di costumi, si parli di Riad che oltre ad aver beneficiato di 10 miliardi di armi negli ultimi anni, si è pure comprata mezza parigi e mezza londra. E il qatar si è invece comprato mezza Milano.
Continuate a parlare di costumi anziché di cose serie...
La più grande garanzia per l'islamizzazione dell'europa è il capitalismo finanziario senza regole che si è instaurato in questi anni a livello planetario: i soldi li hanno loro e si stanno comprando la nostra civiltà. Ma noi rispondiamo coi costumi...Certo, il problema è il burkini, tra l'altro impropriamente ricondotto al burqa: ciò tradisce ancora una volta povertà di argomentazioni.
Saluti.
Su questo argomento si può in parte discutere.
RispondiEliminaChe io sia per un ritorno al capitalismo industriale, questo è noto.
Il capitalismo in sé non è il male, anche perché non esiste ad esso un'alternativa.
Bisogna tornare al capitalismo industriale.
Ripeto, la lotta al terrorismo passa anche attraverso i costumi.