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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 16 maggio 2016

Nei bar di Copenaghen comanda la sharia?

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Nei bar della Danimarca comanda la sharia".
Una volta, si chiamava "multiculturalismo" mentre oggi si chiama "sottomissione".
Nelle periferie europee gli islamisti impongono la "sharia".
Ad esempio a Copenaghen,  le pattuglie della "sharia" stanno conquistando Norrebro, un quartiere della periferia nord occidentale.
Divenuto, grazie all'alta concentrazione di migranti, un'icona dell'ideologia multiculturalista, il quartiere di Norrebro è uno di quei quartieri che le guide per turisti "radical chic" si compiacciono di definire "hipster", "colorato" e "trasgressivo". Così trasgressivo da esser dichiarato "zona della sharia" dalle gang islamiste che da mesi ne pattugliano le strade minacciando i proprietari dei bar dove si serve alcool o si esercitano attività "blasfeme".
Cosa dicono ora i buonisti della sinistra?
Essi paragoneranno la cosa alla mafia.
Ora, a parte certe affinità nei meccanismi di azione, tra la mafia e le gang islamiste vi sono differenze abissali.
La mafia punta a controllare il territorio  ma non punta certo a distruggerci sul piano culturale e sociale, per quanto possa essere brutale e criminale.
Per battere la mafia basta che (prima di tutto) funzioni lo Stato.
Le gang islamiste, invece, puntano anche a distruggerci sul piano dell'identità, della cultura e della società.
Di certo, per batterle non basta certo il buon funzionamento dello Stato.
Le gand islamiste odiano il nostro modello di società.
Cordiali saluti.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.