il quotidiano "Il Giornale" riporta tutte le stravaganze politiche della candidata sindaco di Roma del Movimento 5 Stelle Virginia Raggi.
Ella propone liberalizzazioni delle droghe leggere e ristrutturazioni del debito del Comune romano.
Peccato, per la candidata grillina, che Roma sia una capitale stordita dalla droga e in default perché la ristrutturazione del debito non è altro che la manifesta incapacità a ripagarlo. Ma poi ristrutturare cosa? Il Comune di Roma ha 13,6 miliardi Euro di debiti formatisi negli anni precedenti il 2008, anni in cui (per la cronaca) a Roma governava la sinistra.
La maggior parte di questi debiti è stata fatta per effettuare investimenti che non sono stati realizzati. Per garantire la loro restituzione i cittadini romani pagano l'addizionale Irpef più alta d'Italia (0,9 per mille di cui lo 0,4 genera la rata annua da 200 milioni per onorare i mutui). Al tempo stesso gli italiani pagano 610 milioni ogni anno per Roma (500 dei quali per la gestione del debito affidata al commissario, governativo). Se quest'anno Roma dovesse effettuare pagamenti per debiti superiori a 539 milioni, andrebbe in crisi di liquidità. Una figuraccia in mondovisione che, evidentemente, a Virginia Raggi non dispiace.
Inoltre, ella è favorevole anche ai centri sociali comunisti, con le loro "okkupazioni" di immobili.
Se queste sono le premesse, posso dire solo una cosa: povera Roma!
Mi chiedo solo dove viva Virginia Raggi.
Cordiali saluti.
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