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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 5 maggio 2016

La vinnitta cuntru Giuanin dla Masoeula/ La vendetta contro Giuanin dla Masoeula

Sanza cà ju vulissi...
pì tutti li scanti cà ci fici pigghiari...
pì la vinnitta d'un omu cà dû ciumi da l'autra parti...
staci certu...comu ntâ la lingua di sò matri haiu a parrari...
ju, Giuvanni, vulgo Giuanin dla Masoeula,
cunnanna a fari appi cun chistu martidduzzu...
puru si cuntru avissi...chiistu sempri a fari...
appi...et comu lu scantatu...a pirdunari avissi a mia lu Signuruzzu...
comu 'n chista cresia dâ Maronna...l'omini cà haiu a taliari.

Italiano:

Senza ch'io volessi...
per tutte le paure che gli feci pigliare...
per la vendetta di un uomo che del fiume dall'altra parte...
sta certo...come nella lingua di sua madre ho parlare...
io, Giovanni, per il popolo Giuanin dla Masoeula,
condanna ebbi a fare con questo mazzuolo...
pure se contro avessi voluto...per questo sempre a fare...
ebbi...come l'orripilato...abbia a me a perdonar il Signore...
come in questa chiesa della Madonna...la gente che ho a mirare.

Questa poesia è una sorta di "pasquinata".
Pasquino è una statua di Roma che un poeta anonimo "faceva parlare" mettendole al collo delle poesie satiriche.
Io ho fatto una cosa analoga, anche se non a carattere satirico, con Giuanin dla Masoeula, Giovannino del Mazzuolo, una statua che si trova nella basilica-santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie, che si trova a Curtatone, in Provincia di Mantova.
Di questo personaggio avevo già parlato.
Giuanin dla Masoeula era un boia.
Quando ero piccolo ed entravo nel santuario avevo letteralmente il terrore di quella statua, che francamente non è bella.
Oggi, mi sono preso la mia "rivincita" su questo personaggio.
Con questa sorta di "pasquinata", io l'ho "obbligato" a scusarsi con me, per gli spaventi che mi ha provocato, con gli uomini a cui tolse la vita e con il Signore.
L'ho "obbligato" a fare ciò in una lingua che sarebbe stata a lui straniera, il siciliano.
Infatti, la poesia è scritta in maccheronico-siciliano.
Ovviamente, il tutto è stato fatto in chiave scherzosa, in buona fede e senza volere mancare di rispetto alla Madonna, al luogo di culto a lei intitolato, alla tradizione mantovana e al personaggio stesso, visto che egli faceva il boia per portare il pane a casa.
Cordiali saluti.







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