ci risiamo: don Giorgio De Capitani ne ha sparata un'altra.
Dell'articolo da lui scritto sul suo blog che è intitolato "Salvini ha tradito le origini della Lega" riporto questo stralcio:
" La Lega storica, più che razzista, era fortemente secessionista: puntava alla separazione del ricco Nord dal poveraccio Sud, tanto da voler creare una propria terra autonoma, la Padania. Salvini non parla quasi mai di secessione o di Padania: per lui è solo una questione di razza e di cultura; più che combattere una immigrazione selvaggia, egli teme un miscuglio razziale e culturale, forse per le concrete conseguenze negative sul primato della razza ariana.".
Ci risiamo!
Quando una persona dice di essere contro l'immigrazione clandestina e che essa un problema i soliti "buonisti" parlano di razzismo ed evocano lo spettro del nazismo.
Allora, se il leader della Lega Nord Matteo Salvini è un "nazista", è "nazista" anche un governo come quello australiano?
A don Giorgio do un consiglio: incominci a misurare le parole.
Un prete dovrebbe predicare la Parola di Dio e non fare politica, oltretutto abbracciando la politica di chi odia Cristo e la Chiesa.
Quindi, don Giorgio la pianti.
Don Giorgio vuole gli immigrati clandestini?
Li ospiti a casa sua!
Don Giorgio vuole fare politica?
Scelga lo stato laicale!
Cordiali saluti.
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