il video qui sopra (che ho preso da Youtube) mostra uno spaccato delle persecuzione che l'ISIS (o ISIL) fa ai danni dei cristiani in Iraq.
Ora, questo video fa il paio con il mio articolo scritto sul blog "Ribellione Nazionale" che è intitolato "Mario Giordano: "Un Papa che prega Allah si arrende"".
Nel 2014, Papa Francesco era andato in Turchia ed aveva pregato nella Moschea Blu di Istanbul.
Come ha scritto Giordano, c’è stato un contrasto troppo forte fra il Papa che ha rispettato fino all’ultimo tutti i riti dell’Islam, si è levato le scarpe quando è entrato nella moschea e si è inchinato al "mihrab", la nicchia vuota che segna La Mecca, mentre gli islamici che a pochi chilometri dalla Moschea Blu non hanno rispettato nulla dei cristiani. Ancora oggi, essi non rispettano le loro chiese né le tradizioni né i riti. E non rispettano nemmeno la loro vita.
Il dialogo è una cosa sacrosanta ma quando una delle due parti si adagia sulle idee dell'altra (che continua a propugnare in modo spregiudicato il suo pensiero) non c'è più il dialogo ma la resa.
Ora, io sto con quei cristiani che lottano per la loro libertà, come padre Gabriel Naddaf, il prete ortodosso che si è schierato con Israele e con tutti quei miei correligionari cattolici e quei protestanti di buona volontà che denunciano ogni giorno le violenze che l'ISIS compie ai danni delle Chiese.
Cordiali saluti.
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