la pagina di Facebook "No al satanismo" ha pubblicato un articolo del sito "Libertà e persona" che è intitolato "Hitler parla della Chiesa cattolica. Il suo pensiero (poco conosciuto)" e l'ha commentato in questo modo:
"Nazismo e comunismo : due facce della stessa medaglia,il satanismo....il 'pensiero nazionalsocialista' è uguale a quello dell'ateismo-comunismo e laicismo moderni .Cosa intende Hitler per “scienza”? All’epoca, non solo per lui, sono “scientifici” l’eugenetica (con i suoi corollari: eutanasia di persone malate e aborti di bambini malformati o nati da matrimoni misti), il razzismo (i nazisti ritenevano di avere dalla loro la biologia e l’evoluzionismo), e la produzione di bambini tramite gli accoppiamenti stabiliti dal regime. Con annessa nascita di migliaia di bambini senza genitori veri,ma programmati in laboratorio...".
Dell'articolo è interessante questa parte:
"La sera dell’11 luglio 1941 Hitler afferma: “Il colpo più duro che l’umanità abbia ricevuto è l’avvento del cristianesimo. Il bolscevismo è figlio illegittimo del cristianesimo. L’uno e l’altro sono una invenzione degli Ebrei. E’ dal cristianesimo che la menzogna cosciente in fatto di religione è stata introdotta nel mondo. Si tratta di una menzogna della stessa natura di quella che pratica il bolscevismo quando pretende di apportare la libertà agli uomini, mentre in realtà vuol far di loro solo degli schiavi… Il cristianesimo è stata la prima religione a sterminare i suoi avversari in nome dell’amore. Il suo segno è l’intolleranza” (Adolf Hitler, Conversazioni a tavola di Hitler, Goriziana, Gorizia, 2010, p. 45).".
In queste parole c'è tutto l'odio di Adolf Hitler (1889-1945) verso il Cristianesimo e la Chiesa.
Per Hitler un buon tedesco non poteva essere un buon cristiano, poiché il Cristianesimo era (ed è) legato all'Ebraismo.
Egli volle sostituire la Chiesa di Cristo con un'altra "Chiesa", una "Chiesa del sangue", una "Chiesa con una croce che non era quella di Cristo".
Il nazismo voleva proporre un'eresia del Cristianesimo chiamata "Cristianesimo positivo".
Il "Cristianesimo positivo" era un'eresia che si rifaceva al movimento ereticale fondato da Marcione, vescovo di Sinope (85 BC-160 BC), il quale sosteneva la non validità del Vecchio Testamento e riteneva che la divinità degli Ebrei non fosse il Dio cristiano ma che fosse un dio minore.
Questo "Cristianesimo positivo", per Hitler, doveva distruggere sia la Chiesa luterana e sia quella cattolica.
Egli odiava la Chiesa cattolica, tanto che arrivò a dire che avrebbe schiacciato la Chiesa come un rospo.
Del resto, a Berlino egli volle progettare all'architetto Albert Speer (1905-1981) la Große Halle, un edificio con una cupola più grossa di quella di San Pietro in Vaticano.
L'idea era evidente.
Hitler volle ergere Berlino a nuovo Vaticano, il "Vaticano del nazismo".
L'edificio non si fece (per via del terreno cedevole) ma l'intento di Hitler fu quello di distruggere il Cristianesimo nei simboli e nella dottrina.
Il gerarca nazista Martin Bormann (1900-1945) chiese l'impiccagione del cardinale e vescovo di Munster Clemens August von Galen (oggi beato, 1878-1946), storico oppositore del nazismo, ma il responsabile della propaganda nazista Joseph Goebbels (1897-1945) invitò Hitler ad aspettare la vittoria nazista (che non sarebbe mai arrivata) per pareggiare i conti:
"Se ora si procedesse contro il vescovo, tutta la Vestfalia andrebbe persa per l'impegno bellico".
Che nazismo e comunismo fossero le due facce della stessa medaglia fu vero.
L'uno, il comunismo, predicava l'ateismo, ossia il rifiuto di Dio.
L'altro, il nazismo, predicava un neo-paganesimo.
Tutti e due puntavano ad erigere l'uomo a dio di sé stesso.
Ideologie simili ebbero molto di demoniaco.
Cordiali saluti.
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