Torniamo alla politica seria

Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo da me scritto su "Italia chiama Italia" ed intitolato "Spending review, si chiudono i consolati e non si toccano gli enti inutili".
Ora, che la politica attuale non stia andando bene è cosa nota.
Questo avviene perché la politica è diventata poco ideologica.
Mi spiego meglio, una politica di centrodestra punta sulla sussidiarietà, sul libero mercato e sull'atlantismo ed è amica di Israele.
Essa è anche conservatrice nei valori.
Una politica di centrosinistra, invece, è assistenzialista e punta su un maggiore peso dello Stato nell'economia ed è progressista per ciò che concerne l'idea di società.
Inoltre, anche la sua politica estera è diversa, meno atlantista e filo-palestinese.
Purtroppo, guardando bene tanta parte dei Governi negli Stati europei, notiamo che molti di essi sono fatti da grandi coalizioni fatte sul modello tedesco da partiti di destra e di sinistra.
Questa è la politica tecnocratica, una politica fondata più sugli interessi di pochi che non su quelli del popolo.
Destra e sinistra non possono governare insieme, per i motivi che ho detto prima.
Invece, ci sono gruppi di potere che creano questo sistema.
Da ciò nasce l'anti-politica (Beppe Grillo) che rispecchia esattamente questo pensiero: destra e sinistra vengono ritenute uguali. Perciò, si ritiene che movimenti (come il Movimento 5 Stelle) rappresentino la politica che va "oltre gli steccati ideologici".
In realtà, questa idea rappresenta solo il qualunquismo che porta alla fine della democrazia.
Torniamo alla politica seria.
Cordiali saluti.