Il marxismo? E' negativo!

Cari amici ed amiche.

Un amico mi ha inoltrato questo articolo del blog dell'Associazione Sant'Ignazio di Loyola che è intitolato "Le categorie marxiste degli amici della quarta rivoluzione".
Il marxismo è un'ideologia negativa.
Esso, infatti, è di per sé contro natura.
In primo luogo, il marxismo va contro il diritto di proprietà.
Il marxismo condanna la proprietà privata poiché la ritiene un furto o il frutto di uno sfruttamento dei più deboli da parte dei più forti, che sarebbero i proprietari.
Ora, certi "pensatori" paragonano il marxismo al primo Cristianesimo.
I primi cristiani, infatti, condividevano tutto.
La realtà è ben diversa.
In primo luogo, i primi cristiani non seminavano l'odio verso i "ricchi".
In secondo luogo, essi condividevano i beni anche per necessità.
I primi cristiani vivevano in piccole comunità che avevano molti poveri al loro interno.
Il marxismo, invece, punta a provocare lo scontro tra ricchi e poveri, generando l'invidia sociale.
Anche i termini usati nel marxismo sono inquietanti.
Basti pensare alla "dittatura del proletariato".
In pratica, per i marxisti, chi è ricco deve essere il nemico da distruggere.
Ora, nella realtà, chi è ricco non è il nemico da abbattere.
In primo luogo, non tutti i ricchi sono tali perché hanno rubato o perché hanno sfruttato i più deboli.
Si può diventare ricchi anche con un colpo di fortuna.
Avere fortuna non è reato.
In secondo luogo, nel marxismo tutto deve essere livellato.
Chi emerge anche solo sul piano intellettuale viene visto come un "nemico" nel mondo proposto dai marxisti.
In terzo luogo, il marxismo odia la religione.
Per Karl Marx (1818-1883), la religione era una forma di alienazione che allontanava l'uomo dai bisogni materiali, per una salvezza ultraterrena, e di conseguenza (sempre per Marx) la Chiesa e le altre istituzioni religiose favorivano l'azione degli sfruttatori sui deboli.
I marxisti la pensano così.
In realtà, c'è qualcosa di più: Karl Marx odiava Dio.
Prima scrisse questa poesia intitolata "Invocazione di un disperato":

"Su in alto costruirò il mio trono,

Fredda e tremenda sarà la sua vetta.
Terrore superstizioso ne sarà il baluardo,
Suo ministro, l'angoscia più nera.
Chi lo guarderà con occhio sano
Distoglierà pallido e muto come morto lo sguardo,
Afferrato da forza di morte cieca e tremante.
Possa la buona sorte scavargli la tomba.

Potrò allora marciare in trionfo,
Come un dio, fra le rovine del loro regno.
Ogni mia parola è fuoco e azione
Il mio petto è uguale a quello del Creatore."

Egli scrisse un dramma intitolato "Oulanem" di cui cito alcuni versi:

"Ed essi son anche Oulanem, Oulanem,
Il nome risuona ancora come la morte,
Risuona ancora sino a spegnersi miseramente.
. . . . .
Ho però nelle mie giovani braccia,
Di che stringervi e schiacciarvi (l'umanità personificata)
Con la forza d'una tempesta,
Mentre per entrambi l'abisso si disserra nel buio.
Sprofonderai, ed io ti seguirò ridendo,
Sussurrandoti all'orecchio, " Discendi,
Vieni con me, amico!".

Così, con il marxismo (per esempio) si vuole distruggere la famiglia, che è vista come una forma di sfruttamento della donna da parte dell'uomo.

Per certi versi, queste parole di Marx ricordano la ribellione di Lucifero, l'angelo che era prediletto da Dio.

Anzi, con queste parole, Marx celebrò Lucifero.

Termino, citando il buon vecchio Winston Churchill che disse: "Il comunista legge Marx. L'anticomunista lo capisce".

Io l'ho letto,  l'ho capito e l'ho visto nel mio vissuto.

Il marxismo inganna con le parole poiché propone cose apparentemente nobili ma quello che propone è intrinsecamente malvagio.

Se Marx è un nemico dell'umanità, io sono nemico di Marx.

Cordiali saluti.