Due anni fa, mio cugino era andato in Irlanda e mi aveva portato un portachiavi con una medaglia.
Questa medaglietta ha su una faccia la "Benedizione irlandese" che recita: "May your troubles be less, your blessings be more, and nothing but happiness come through your door! (in italiano recita: "Possano le tue fatiche essere poche, le tue benedizioni essere tante, e nulla ma la felicità entri attraverso le tue porte").
Sull'altra faccia della medaglia vi è raffigurata una croce celtica.
Ora, per chi vuole diffondere l'ignoranza, la croce celtica è simbolo del nazismo e del fascismo.
Questo è sbagliato.
La croce celtica è simbolo di una tradizione lunga, quello del Cristianesimo celtico.
Essa fu usata nell'ambito di quella Chiesa che fu fondata in Cornovaglia, in Galles ed in Irlanda con le missioni di San Patrizio e di San Ninian nel V secolo AD.
Secondo una certa tradizione, la presenza cristiana nelle Isole Britanniche potrebbe risalire a prima.
Secondo questa pia tradizione, infatti, Giuseppe di Arimatea scappò da Gerusalemme e andò nell'attuale Gran Bretagna.
Qui, secondo la leggenda, egli portò il Santo Graal e piantò il suo bastone, da cui nacque un biancospino chiamato "Spina Santa".
Questo biancospino venne abbattuto da un soldato di Oliver Cromwell (ne XVII secolo) che (sempre secondo la tradizione) restò accecato da una scheggia.
In quel luogo sorse l'Abbazia di Glastonbury.
Ora, la croce celtica nacque quando le popolazioni celtiche e pagane vennero a contatto con il Cristianesimo (pare già nel IV secolo AD, durante il regno dell'imperatore romano Costantino I) e con il declino e crollo dell'Impero Romano d'Occidente questa Chiese celtica restò isolata differenziandosi in questo modo:
- Il metodo per calcolare la data della Pasqua, che veniva celebrata all'equinozio di primavera e che in seguito fu celebrata la prima domenica dopo la prima luna piena successiva all'equinozio.
- Il metodo di tonsura, praticato dai monaci: nel cristianesimo celtico si radeva la fronte da un orecchio all'altro, ma accettato in seguito di radere la corona al centro della testa.
- L'autorità dei vescovi era concepita in modo diverso: nel cristianesimo celtico era generalmente attribuita agli abati o alle badesse dei monasteri, ovvero a persone che non necessariamente avevano l'ordine sacerdotale. In seguito gli abati furono eletti vescovi delle diocesi. Il ruolo delle donne nell'organizzazione ecclesiastica fu parimenti ridimensionato.
- L'esenzione dalla macchia del peccato originale riguardava secondo il cristianesimo celtico non solo Gesù e Maria, concepiti senza peccato per volere di Dio, e San Giovanni Battista, nato senza peccato originale in seguito all'essere stato "ripieno di Spirito Santo quando era ancora nel ventre materno, ma anche altri personaggi, come il biblico Giosuè, ai quali questa qualità non era riconosciuta dalla Chiesa romana.
- Il cristianesimo celtico aveva elaborato i concetti dell'Immacolata Concezione e dell'Assunzione di Maria, derivati dalla dottrina dell'esenzione di Maria dal peccato originale (affermando :"Decuit, potuit, fecit" , ovvero "Era appropriato, [Dio] poteva, [Dio] lo fece"). L'Immacolata Concezione divenne dogma della Chiesa cattolica nel 1854 l'Assunzione di Maria nel 1950.
- I bambini morti senza Battesimo secondo l'affermazione teologica espressa dal Sinodo di Cartagine nel 418 su pressione di sant'Agostino di Ippona erano destinati all'inferno, dove tuttavia subivano sofferenze e punizioni estremamente blande, ed erano pertanto sepolti in terreno non consacrato come i suicidi, i criminali e gli eretici. Il cristianesimo celtico riteneva invece che "la pioggia che cadeva dai cornicioni delle chiese" li avrebbe battezzati.
- Il battesimo era celebrato nel cristianesimo celtico quattro volte l'anno, ma in seguito si praticò il battesimo dei bambini entro gli otto giorni dalla nascita.
- La confessione personale privata fu inventata nel cristianesimo celtico, sconosciuta altrove prima del VI secolo, mentre la Chiesa romana richiedeva una penitenza pubblica (Nota Bene: Lo status di penitente era pubblico, non era pubblica l'accusa dei peccati che avveniva privatamente, davanti al solo vescovo).
- Secondo la Chiesa romana, la fede era alimentata dal sangue dei martiri, mentre la Chiesa celtica non aveva "né martiri, né autorità": Roma inviò per questo motivo in dono numerose reliquie.
- La persecuzione della stregoneria non fu mai attuata: in Irlanda il primo sinodo di Patrick aveva comminato la scomunica contro chi perseguitasse le streghe e l'accusatore dell'unico processo contro le streghe avvenuto in Irlanda nel XIV secolo, fu a sua volta processato per eresia e dovette fuggire ad Avignone presso papa Giovanni XXII. La persecuzione contro le streghe non ebbe luogo neppure in Scozia.
- Il cristianesimo celtico utilizzava il simbolo della croce celtica, una croce simmetrica sovrapposta ad un cerchio, tuttora utilizzata anche come simbolo della cultura celtica.
Quindi, per certi versi, la Chiesa celtica fu una Chiesa all'avanguardia, avendo istituito, per esempio, il sacramento della Confessione prima della Chiesa romana.
La Chiesa celtica si diffuse nelle Isole Britanniche e in Bretagna.
Basti pensare a San Mungo (518-603) che contribuì a cristianizzare la Scozia e che oggi è un Santo importante per Glasgow.
La croce celtica nacque in quell'ambito.
I druidi, i sacerdoti del paganesimo celtico, si convertirono al Cristianesimo e divennero monaci.
Anzi, i druidi convertiti divennero la spina dorsale della grande tradizione monastica della Chiesa celtica, tradizione che espresse anche figure come San Colombano (542-615), il santo che fondò l'Abbazia di Bobbio, in Provincia di Piacenza.
La croce celtica nacque dalla fusione tra il simbolo del paganesimo celtico, il cerchio che rappresenta il Sole, e la croce cristiana.
Per i cristiani celtici di allora, Cristo fu il "Nuovo Sole".
Dunque, con il nazismo la croce celtica c'entra come il cavolo a merenda.
Con grande ignoranza, i nazisti la usarono per le loro assurde teorie.
Chi oggi avversa quel simbolo diffonde questa ignoranza.
Questo non può essere tollerato.
Io stesso vengo attaccato per il fatto di avere in casa una croce celtica.
Peccato, per chi mi attacca, che io sia un sionista dichiarato.
Questo non è più tollerabile.
Cordiali saluti.
Se la usi tu che sei lombardo (quindi di origine celtica) e dichiaratamente filoisraeliano, è chiaro che riconosci in quel simbolo il suo originario significato.
RispondiEliminaE' altrettanto vero che se la sua un politico romano con un passato fascista e che candida fascisti nelle sue liste, allora il dubbio che venga usato secondo il differente significato che ha assunto negli anni 20 è più che concreto!
Se non fosse così allora dovrebbero essere permesse nelle curve romane le bandiere con le croci celtiche nei cui confronti tutti ci siamo impegnati in passato auspicandone il divieto.
COme vedi, bastano 3 righe per mettere ko, come al solito, il tuo fazioso atteggiamento: alemanno lo conosciamo, così come conosciamo la sua vicinanza all'ultrà antisemita e assassino: negare che egli dia alla croce celtica il significato improprio che ha assunto negli negli anni 20 vuol dire essere faziosi e in mala fede. Sarà così? noooooooooooo, tutti conosciamo la tua profonda onestà intellettuale!
Per caso, sei favorevole alla croci celtiche sventolate nelle curve romane? ahahahaahah vediamo mo che rispondi! ahahhaah ceh cetrulo!
Primo di tutto, ti dico che sono lombardo ma di origini meridionali!
RispondiEliminaIn secondo luogo, io do alla croce celtica il significato originale.
In terzo luogo, da Sindaco di Roma, Giovanni Alemanno aveva ottimi rapporti con la comunità ebraica romana e ha conferito la cittadinanza onoraria al soldato israeliano Gilad Shalit!
Gli ebrei conversatori sostenevano Alemanno.
Complimenti per la figuraccia! Hai fatto la figura di uno che ha pestato tre cacche in una sola volta!
Occhio a non scivolare!
Tra estremisti ci sono sempre delle cose in comune: e così può accadere che fascisti, ebrei conservatori e antisemiti possano stare insieme.
RispondiEliminaInoltre occorre considerare che dopo 60 anni le ideologie subiscono delle inevitabili evoluzioni e così può accadere che un fascista convinto non sia antisemita.
Ancora, non tutto è bianco o nero: tu esempio sei di origini meridionali, ma essendo nato e vissuto in lombardia abbia attrazione e interessa verso la cultura celtica. E ciò a differenza, ad esempio, di me (che col nord ho poche cose in comune) e di alemanno (romano di nascita e di vita).
Insomma, la lista alemanno rispecchia in pieno questo mio ragionamento: almemanno è un fascista conservatore e quindi accade che si allei con fascisti puristi (come de santis) e ebrei conservatori. E' chiaro, dunque che, in considerazione della sua storia alemanno utilizzi la croce celtica con quel particolare significato della SUA ideologia. Io ho motivato la mia interpretazione, tu no: non hai dato nessuna spiegazione infatti al presunto legame di alemanno con la cultura celtica.
Vedi, ti ho fatto un ragionamento molto articolato, forse un po' troppo per una mente semplice come la tua che non riesce a vedere nient'altro che il bianco o il nero. Ma dopotutto, questa è la tipica mente degli estremisti: tutto è semplificato e privo di fusioni e bilanciamenti.
Fucilone, obiettivamente: sei un po' tarato. E l'indice più consistente è rappresentato dalle tue simpatie per FI: per votare questo partito si deve essere, infatti, o delinquenti o stupidi. Tertium non datur.
Ma, tornando ala discorso principale, il tuo problema è sempre lo stesso: fai un assunto ma poi non motivi. Nel caso specifico: alemanno usa la croce celtica in quanto simbolo celtico e non fascista. Io sostengo il contrario motivando con la storia fascista di alemanno. Tu invece?
Attenzione alla cacca di mucca: ci sei immerso da una vita! Lascia stare i prelati e vivi la vita che è una sola!
Che almeno all'inizio il fascismo non sia stato contro gli ebrei è vero.
RispondiEliminaInfatti, ci furono anche degli ebrei che sostennero il fascismo.
Con le infami leggi razziali del 1938, fatte per seguire i nazisti, cambiarono le cose.
Questo determinò la rottura tra il popolo italiano ed il fascismo.
Il tuo difetto, caro Dario, è il moralismo, quel moralismo che è del tuo boss Beppe Grillo.
Tu dici che io sto con i delinquenti perché voto e sostengo Forza Italia.
Tu credi di essere un santo?
Tu credi che i tuoi amici del Movimento 5 Stelle siano tutti santi?
Ti ricordo che Beppe Grillo fu condannato per omicidio colposo, negli anni '80.
Quindi, taci!
Respingo al mittente l'accusa di estremismo che mi hai rivolto.
Il tuo linguaggio dimostra esattamente che qui l'estremista sei tu!
Per te, per esempio, gli estremisti sono coloro che difendono i valori cristiani ed Israele.
Io ti rispondo dicendo che non sono un estremista.
Io sto dalla parte della mia società e ne difendo i valori.